Il libraio Panciroli: «Mai vista tanta acqua in Reggia»
«Una piena così non l’avevo mai vista. Mai l’acqua del torrente era arrivata nel cortile della Reggia». A raccontarlo è l’87enne colornese Alberto Panciroli, il libraio della Reggia conosciuto in tutto il Parmense.
Da oltre quarant’anni osserva le vicende del paese da una postazione privilegiata, proprio all’ingresso del palazzo ducale, vicino al portone dal quale ieri, con irruenza, è passata l’acqua che in mezz'ora ha allagato tutta la piazza e i borghi del centro. «In libreria sono entrati almeno quaranta centimetri d’acqua - ha raccontato Panciroli, interrotto continuamente da telefonate di amici sparsi in tutt’Italia che chiedono informazioni sull’accaduto -. Ora è rimasto tanto fango da spazzare via».
Centinaia i libri danneggiati accatastati fuori dalla libreria. «Abbiamo cercato di portare molti volumi ad una certa altezza - ha spiegato il libraio - ma l’impeto della piena ne ha fatti cadere tanti a terra dove c’era l’acqua. Mai avevo visto qualcosa di simile. Nemmeno nel 2014, l’anno dell’alluvione a Parma città. Martedì mattina ho subito capito che la situazione era gravissima. L’ho intuito vedendo i vortici dell’acqua e la violenza con la quale picchiava contro il ponte della piazza. È stato impressionante. E poi la stessa agitazione e la frenesia della gente era diversa dal solito. C’era la consapevolezza che questa volta sarebbe stato molto difficile riuscire a contenere la piena. Come sempre in tanti si sono dati da fare, facendosi in quattro. Ma molti sono rimasti solo a guardare e commentare».
«Un plauso va ai ragazzi della scuola internazionale di cucina Alma: sono stati i nostri angeli del fango. Gli studenti - ha concluso Alberto Panciroli - arrivano da tutto il mondo, ma hanno dimostrato una solidarietà commovente nel lavorare per togliere la melma dando una lezione anche a molti noi colornesi».c.cal.