Parma, due punti buttati al vento

Paolo Grossi

Due punti gettati al vento. Quello carico di pioggia che tirava ieri a Terni. Il Parma non è ancora guarito dal suo braccino e invece di chiudere una gara messasi bene grazie a un gran gol di Di Gaudio, tanto ha fatto e tanto, soprattutto, non ha fatto, da tirarsi in casa gli avversari, tutt’altro che trascendentali, consentendo loro di pareggiare.

D’Aversa come previsto aveva confermato l’undici iniziale già contrapposto alla Pro Vercelli. Negli umbri c’è l’ex Reggiana Angiulli come mezzala sinistra. Tra i pali il baby Plizzari (classe 2000) talento di proprietà del Milan. Nel settore dei tifosi rossoverdi campeggia uno striscione ironico: «Andarci vicino conta solo a bocce... Sveglia» che si riferisce alle frequenti rimonte subite dalla Ternana negli ultimissimi minuti delle partite.

Si inizia su ritmi tranquilli con le squadre che non si affannano a pressare in alto, ma la prima tegola è per il Parma. Dopo una decina di minuti Munari accusa un problema muscolare e chiede il cambio, preannunciando alla panchina uno stiramento. Gli subentra Dezi.

Nel frattempo sono molti gli scivoloni dei crociati su un terreno reso insidioso da una pioggerella leggera. Chi si aspettava una Ternana d’assalto deve ricredersi. La squadra di Pochesci è molto attenta a tenere le distanze tra i reparti e tra i giocatori è più guardinga del solito. Evidentemente i 31 gol presi in 17 partite rappresentano un freno più o meno inconscio al momento di gettarsi in avanti. Nonostante questo il Parma passa al 21’ con un eurogol di Di Gaudio che prima ruba palla a Paolucci lungo l’out sinistro, poi, imbeccato da Scozzarella, punta un avversario, s’accentra e appena entrato in area di destro spedisce la sfera sotto il sette più lontano.

A questo punto il Parma si mette a far girare la palla con un possesso elegante ed efficace. I rossoverdi corrono a vuoto e non riescono a imbastire una reazione di qualche sostanza e così è Scozzarella su punizione dal limite a sfiorare il gol del 2-0. E’ il miglior momento per i crociati ma dura poco. Al 37’ Pochesci toglie il deludente Bombagi (non giocava da febbraio) e inserisce Finotto passando al 4-2-3-1. Arriva subito una chance «sporca» per il pareggio: Frattali deve volare a deviare in corner un cross a giro di Paolucci su cui Montalto non era arrivato e che stava per infilarsi in porta. Negli ultimi minuti del tempo la Ternana si fa sotto, anche perché il Parma non riesce a imbastire contropiede ficcanti, e Frattali deve volare anche su una botta di collo pieno di Carretta indirizzata a fil di palo.

Insomma, si va al riposo con qualche inquietudine: se è vero che la gara si è messa subito in discesa è anche vero che il Parma per lunghi tratti è parso troppo passivo. La speranza è che il forte vento, nel primo tempo alle spalle dei padroni di casa, possa nella seconda metà dare una mano ai gialloblù. Al 4’ Dezi prima si fa rubare un pallone al limite dell’area avversaria causando un pericoloso contropiede, poi col tacco innesca la ripartenza di Insigne che si fa tutto il campo e rende palla a Dezi, bravo a seguirlo, meno nel tiro, sventato in corner da Plizzari. Poi però la Ternana spinge, specie alla sua destra, e il Parma va in sofferenza, anche per la netta inferiorità nel gioco aereo.

Solo Iacoponi e Lucarelli vincono qualche duello. Al 12’ Parma a un passo dal raddoppio su mischia da corner: prima Lucarelli si vede respingere il tiro ravvicinato, poi Gagliolo sbaglia la mira da buona posizione. La Ternana viaggia a sprazzi, forse ha paura di finire di colpo la benzina come troppo spesso le è capitato. Così facendo invece gli umbri riacciuffano il risultato: sugli sviluppi di un corner da sinistra, Tiscione, (subentrato a Vitiello con riassetto al 3-4-1-2) da destra crossa basso in mezzo, la palla arriva a Tremolada che calcia bene sull’angolo più lontano e insacca. A questo punto il Parma prova a riportarsi in avanti e crea qualche situazione interessante (in particolare una mischia su corner con Gagliolo fermato dal portiere al 90’) ma a differenza di quanto accaduto a Cittadella in circostanze analoghe, non segna più. E alla fine si può certamente parlare di due punti gettati al vento.

La Ternana inanella il settimo pareggio consecutivo, probabilmente il più gradito per come è arrivato (rimonta con la prima in classifica). Il Parma deve accontentarsi di un punto e torna a casa con una punta di amaro in bocca. La differenza di valori tecnici in campo è parsa netta, e se questo era stato definito un esame di maturità, beh allora il Parma è ancora acerbo. La partita andava vinta senza se e senza ma. Sorridere per questo punto in trasferta vorrebbe dire accontentarsi e avvilire le proprie legittime ambizioni. Se sei primo in classifica per essere maturo devi comportarti da tale. Ieri il Parma non lo ha fatto ma il tempo per dimostrare di aver capito di dovere e potere fare meglio non manca. Basta non sprecarne troppo.

Le pagelle

FRATTALI 7 - Praticamente perfetto in ogni frangente. Nel primo tempo in particolare salva due palle gol, su quello incassato non può far nulla. Bravo in uscita bassa nella ripresa.

MAZZOCCHI 5,5 - La sua evoluzione rappresenta un po’ quella della squadra, più attenta a chiudersi dietro che a spingersi in avanti. Difende in modo troppo molle sul cross dell'1-1.

IACOPONI 6 - Qualche sbavatura ma anche tanta sostanza. Montalto s’è divertito poco.

LUCARELLI 7 - Non ne vuole sapere di invecchiare. Ieri è stato il migliore in campo: tempestivo, al posto giusto nel momento giusto quando gli umbri sfondavano suelle corsie esterne, centralmente ha chiuso tutti gli spazi.

GAGLIOLO 5,5 - Sempre generosissimo, dalla sua parte però ogni tanto si balla e poi ha avuto sul destro, che non è il suo piede, il pallone per il 2-1, ciccando la porta.

MUNARI s.v.

DEZI 5,5 - Alterna spunti pregevoli a errori madornali e molte, troppe volte, la palla passa dai suoi piedi a quelli degli avversari. Deve assolutamente innalzare il suo contributo tecnico alla squadra.

SCOZZARELLA 6,5 - Gioca una buonissima ora poi prende una botta e ripiega un po’ le ali. Prima però contrasta, cuce e fa ripartire. Una regia sapiente, ma sul cross del pareggio poteva essere più reattivo.

CORAPI s.v.

SCAVONE 6 - A un certo punto «denuncia» lo smarrimento di una lente a contatto e questo certo non lo aiuta. Per il resto consueta gara di sostanza, ma sbilanciata sulla fase di contenimento.

INSIGNE 5,5 - Ieri abulico e poco preciso, ha tentato due o tre ripartenze senza intendersi particolarmente con i compagni.

BARAYE 5,5 - Anche lui ha viaggiato troppo a sprazzi, e le ombre hanno sovrastato le luci nella sua partita. Lodevole il contributo alla fase difensiva ma in troppi frangenti la palla non stava su perché lui il centravanti non lo sa fare secondo i canoni classici.

DI GAUDIO 6,5 - Un gol eccezionale per rapidità, tecnica e precisione, qualche iniziativa che ha portato scompiglio ma nella ripresa diventa evanescente, forse perché stanco. Poteva uscire prima.

NOCCIOLINI s.v.

ALL. D’AVERSA 5,5 - La mentalità utilitaristica non deve andare a scapito dell’orgoglio e della ragionevolezza. Ieri la squadra ha giocato solo a tratti, ed evidentemente non basta sempre per vincere le partite. Vero che si era bruciato un cambio con il ko di Munari, ma un altro poteva arrivare prima di prendere gol. Ci sarebbe piaciuto vedere una squadra, specie sull’1-0, che andassa a chiudere la partita con autorevolezza. O almeno che ci avesse provato con convinzione. L’esame di maturità il suo Parma lo supererà un’altra volta, speriamo quanto prima. Se poi qualcuno si vuole accontentare di frasi tipo «qualche mese fa questa partita l’avremmo persa» faccia pure, ma non è un ragionare da primi in classifica che abbiano voglia di restare lì a lungo.