Sant'Ilario, ecco i primi nomi di candidati
Francesco Bandini
Scade oggi il termine per la presentazione delle candidature per il Premio Sant'Ilario 2018 e già cominciano a circolare i primi nomi di coloro che sono stati proposti per ricevere il più alto riconoscimento cittadino. Ieri pomeriggio erano una quarantina le candidature arrivate in municipio, di cui alcune sostenute da raccolte di firme, altre invece (la maggior parte) avanzate da singoli cittadini o consiglieri comunali. La medaglia d'oro e gli attestati di civica benemerenza saranno conferiti nel corso della tradizionale cerimonia in programma il 13 gennaio prossimo – ricorrenza del patrono di Parma – all'auditorium Paganini. Da quando è sindaco Federico Pizzarotti, ogni anno viene conferita una sola medaglia, mentre gli attestati possono essere fino a sette.
Già nei giorni scorsi era circolata l'idea che fra i possibili destinatari di un'onorificenza ci potesse essere il quartiere San Leonardo, porzione di città da tempo al centro dell'attenzione per alcune criticità connesse alla criminalità e alla non sempre facile integrazione dei tanti stranieri che vi abitano. Ora arriva una proposta per dare concretezza a quell'idea: premiare l'Asd San Leo, storica società di calcio del quartiere, guidata da Germano Villazzi e con sede in via Guastalla, che l'anno scorso ha festeggiato i 70 anni dalla propria fondazione (il che ne fa la più vecchia società amatoriale della città). La candidatura, arrivata dal capogruppo di Effetto Parma in consiglio comunale Cristian Salzano, punta a riconoscere l'importanza di una presenza consolidata in San Leonardo, una realtà che da sempre punta a coinvolgere i giovani e l'intero quartiere e che rappresenta un presidio di valori e un punto di incontro nella zona.
Un altro nome che circola e che sembra riscuotere molti consensi è quello di Said, il 50enne algerino titolare di una pizzeria-kebabberia in via D'Azeglio, che all'inizio del mese è stato vittima (insieme a un suo dipendente ivoriano di 40 anni) di una brutale aggressione in piazzale Santa Croce. In quell'occasione, un gruppo di nove balordi italiani aveva circondato e malmenato i due stranieri, rivolgendo loro insulti a sfondo razziale. Said, che è a Parma da molti anni e che è un personaggio molto popolare e amato in Oltretorrente, aveva in seguito ricevuto numerose attestazioni di solidarietà da parte dei parmigiani, indignati per quanto accaduto.
Sempre per rimanere «di là dall'acqua», qualcuno ha suggerito di premiare anche Oltretutto Oltretorrente, il comitato spontaneo di cittadini del quartiere che da mesi, tutte le sere, inforcano le proprie biciclette e «pattugliano» pacificamente le strade dello spaccio, per riappropriarsi della città e opporsi a un degrado percepito come sempre più dilagante.
In un'epoca in cui il lavoro in Italia è la principale fonte di preoccupazione per tante persone, c'è chi ha pensato che anche attraverso il Premio Sant'Ilario si potrebbe dare un segnale di attenzione in questo senso. Da qui l'idea di premiare i lavoratori della Froneri, lo storico stabilimento per la produzione di gelati di via Bernini: la lunga vertenza che riguarda i 120 dipendenti si è recentemente chiusa con la conferma della dismissione dell'impianto e del licenziamento dei lavoratori, per i quali è comunque previsto un percorso di ricollocamento. La vicenda ha visto la mobilitazione non solo dei lavoratori, ma anche di tutta la città e delle sue istituzioni.
In materia di solidarietà è stata avanzata la proposta di un premio alla famiglia Guareschi, storica organizzatrice della popolare manifestazione della «Motobefana», che proprio nel 2018 taglierà il traguardo delle venti edizioni. Si tratta di un evento che vede tante simpatiche Befane in sella ad altrettante moto sfilare per le strade di Parma, per poi portare sacchi di doni ai bambini ricoverati. L'iniziativa, creata da Claudio Guareschi, dopo la sua scomparsa viene portata avanti dalla moglie Loredana e dai figli Vittoriano e Gianfranco.
C'è poi la candidatura dell'associazione Snupi (Sostegno nuove patologie intestinali): una proposta supportata da un migliaio di firme e che punta a far conferire il riconoscimento al sodalizio che si occupa di supporto a pazienti del reparto di Gastroenterologia e loro familiari, di acquisizione di apparecchiature mediche, di sostengo a giovani medici e di finanziamento di progetti di ricerca.
Altri nomi che circolano sono quelli di Gabriella Re, storica volontaria del Comitato comunale anziani e dell'associazione Amici del quartiere Saffi, e quello del Centro studi movimenti, istituto di ricerca e centro di documentazione che promuove la ricerca e la conoscenza delle dottrine, delle organizzazioni e dei movimenti antisistemici dell’epoca contemporanea.