Transumanza, lezione tra i monti per gli studenti del Bocchialini

Antonio Rinaldi

Due giorni alla macchia in Appennino, ad accompagnare 50 vacche di rientro dal loro pascolo estivo, tra le faggete tinte dal rosso dell’autunno, e gli ampi panorami dei pascoli delle altre quote.

I ragazzi della classe 3ª A dell’istituto agrario Bocchialini hanno vissuto un’esperienza particolare, un’avventura dal sapore un po’ selvaggio, comprensiva di una notte in tenda sotto uno splendido cielo stellato.

Il tutto è avvenuto la scorsa settimana, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro concordato tra la scuola agraria di Parma, i Parchi del Ducato, il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e con il coinvolgimento di varie imprese del territorio tra cui, questa volta, l’azienda agricola «Montagnana» di Ravarano che, in estate, porta le vacche al pascolo sul monte Tavola (non lontano da Lagdei e Bosco di Corniglio) per poi recuperarle e portarle nuovamente nella stalla all’avvicinarsi dell’inverno.

I ragazzi sono partiti venerdì mattina dal Passo del Cirone in una splendida mattinata autunnale, serena e limpida in montagna e nebbiosa e umida nella valle. Accompagnati da diversi professori e da una guida ambientale escursionistica hanno camminato fino al Passo del Silara, dove si è avuto l’incontro con la mandria attorno alle 13; e qui alcuni amici dei proprietari della mandria erano ad attendere il gruppo con un grande paiolo di polenta al sugo. Dal valico che divide Bosco da Berceto poi, per tutto il pomeriggio, i ragazzi hanno camminato sulla bellissima e panoramica dorsale del Monte Polo, a fianco delle vacche e contribuendo a portarle al posto dove era previsto l’accampamento notturno, il casale «La vecchia» posto ai piedi del Monte Cervellino e nei pressi della Maestà di Graiana. Montate le tende si è poi passati alla cena in compagnia nella grande sala del casolare, preparata da volontari di Ravarano e Calestano e amici dei cavalieri: un buon minestrone per riscaldarsi e poi stinco e patate fritte; il tutto preparato con una cucina da campo montata a regola d’arte in tempi record.

La serata è trascorsa in allegria nell’atmosfera festosa dell’evento e non sono mancati i canti più tradizionali della montagna intonati anche dai tanti amici dei cavalieri giunti per l’occasione; per i ragazzi, non è mancato nemmeno un momento (molto apprezzato) di osservazione guidata dello splendido cielo stellato, solcato anche da diverse stelle cadenti dello sciame delle Orionidi, che in quei giorni raggiungevano il loro culmine. Dopo la notte in tenda, rimosso l’accampamento, la carovana è ripartita sabato alla volta del monte Scarabello, e quindi verso la destinazione finale di Ravarano, raggiunta nel pomeriggio, quando le vacche sono rientrate nella stalla, mentre per tutta la compagnia era pronto un altro rinfresco d’accoglienza.

La professoressa Sabrina Michelotti, capofila per la scuola del progetto, dice: «Mi piace sottolineare come questo sia un progetto di alternanza che utilizza soldi pubblici per scopi pubblici, cioè per l’istruzione dei nostri ragazzi, per metterli a contatto con la realtà delle aziende che operano in modo serio nel nostro Appennino».