«I nostri gatti? Al sicuro solo in casa»

CHIARA DE CARLI

Ancora segnalazioni di gatti spariti dai giardini di casa e, a preoccupare particolarmente, il fatto che fossero gatti provvisti di microchip.

Il microchip, che viene inserito sottopelle dal veterinario con un’apposita siringa, è infatti la «carta d’identità del gatto» e può essere letta con appositi strumenti in dotazione sia alle forze dell’ordine che a chi si occupa del recupero di animali d’affezione vaganti che, naturalmente, ai veterinari. Registrato al settore anagrafe dedicato, nel Comune di residenza, il microchip consente di visualizzare immediatamente il nome e l’indirizzo del proprietario dell’animale e di comunicare l’avvenuto ritrovamento, sia da vivo che da morto.

Naturalmente, al proprietario tocca il recupero dell’animale e il rimborso di eventuali spese mediche sostenute qualora ce ne sia stato bisogno, ma probabilmente tutti coloro che oggi stanno ancora mettendo volantini nella speranza di ritrovare il loro gatto sarebbero ben contenti di ricompensare chi ha curato il loro micione pur di riaverlo a casa. Ketty cerca la sua Mimì una gatta bianca e rossa sterilizzata che al momento della scomparsa indossava un collarino azzurro e che scomparsa a giugno dell’anno scorso da Lesignano de Bagni. «Spero tanto che si possa fare chiarezza su queste scomparse, dietro cui probabilmente c’è la mano di persone immorali e con un giro di denaro, e spero che non sia abbandonato questo interessamento corale perché fatti come questi non accadano più».

Luna è scomparsa il 10 gennaio in strada Quingenti a San Prospero, Dream non torna a casa a Felegara da un anno, Camilla è sparita da Noceto a novembre, e sempre da Noceto mancano anche Miciona e Biagio, mentre Zara viveva a Ravadese prima di volatilizzarsi nel settembre 2016. «La considero una grande vergogna e gesto di inciviltà ed è ora che ci si dia da fare per venirne a capo» scrive Mattia a commento di tutte queste sparizioni ingiustificate.

«Ormai siamo in piena decadenza di valori morali: degrado che si manifesta anche attraverso la crudeltà verso bambini, anziani e animali – è il commento di Annamaria Mulazzi, presidente dell’associazione Club Amici Miei Onlus -. Purtroppo la scomparsa dei gatti, con moltissime sparizioni purtroppo non ancora denunciate, fanno sentire anche le associazioni impotenti nel dare aiuto a chi chiede notizie del proprio gatto. Riceviamo tante segnalazioni e appelli ma pochi sono i gatti ritrovati. Alcuni proprietari, più fortunati, hanno trovato il gatto scomparso al gattile municipale recuperato dopo molti mesi di vagabondaggio. Altri hanno avuto notizie attraverso la rubrica “Parma Gatti Persi”, ma comunque sono sempre troppo pochi rispetto ai gatti spariti».

«L’appello che continuiamo a lanciare è di tenere i gatti in casa: la società in cui viviamo non permette nemmeno agli animali di vivere liberi. E’ necessario inoltre sterilizzare i gatti: in primis le femmine per evitare gravidanze indesiderate, ma anche i maschi per evitare che si spostino troppo dal territorio in cui vivono nel tentativo di accoppiarsi. Importante è anche l’inserimento del microchip, che alcuni Comuni forniscono anche gratuitamente durante alcuni periodi dell’anno».