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La bellezza nell'era dell'AI . L'evoluzione di Tentolini

Katia Golini

Attento ai canoni estetici classici, fedele al senso del bello che attraversa il tempo, questa volta Giorgio Tentolini riflette sulla bellezza al tempo dell'Intelligenza artificiale. «Derealized», a cura di Silvia Bonomini, è il titolo della mostra al Pirellone di Milano, sede della Regione Lombardia, fino al 24 maggio. Percezione alterata, evasione dalla realtà nell'era digitale in cui l'algoritmo impera: su questo si focalizza il lavoro dell'artista di Casalmaggiore. Lui che realizza figure - bellissima la galleria di ritratti che ha proposto a Palazzo Donà delle Rose di Venezia in occasione della Biennale invitato ad esporre nel Padiglione del Camerun - con la rete metallica gioca in questa occasione con il significato del materiale utilizzato, la rete appunto.
Tentolini ritaglia e sovrappone strati di rete ottenendo chiari-scuri sempre più dettagliati. Una tecnica laboriosa e finissima, che l'artista interpreta con una grazia da maestro rinascimentale. Stesso effetto speciale quando utilizza altri materiali come il tulle: contorni e ombre «dipinte» in opere tridimensionali di rara raffinatezza. Gli strati dei supporti leggeri e trasparenti generano linee nette e definite come fotografie. Oltre ai ritratti, in mostra si fanno notare le scene collettive, i gruppi che si muovono come fantasmi, ciechi a caccia di luce. Eccoli i personaggi delle società odierna, che si muovono come in un gregge.


«La cinquantina di immagini portate in mostra da Tentolini - recita la presentazione - a Milano sono un modo per esaminare ed affrontare i cambiamenti che stiamo vivendo a cominciare dall’analisi del concetto di identità che, tra reale e virtuale, appare sempre più confuso». A ingresso libero, senza prenotazione, l'esposizione è visitabile nei seguenti orari: lunedì-giovedì: 9.30-13.30 (ultimo ingresso 12.30) / 14.30-17.15 (ultimo ingresso 16.30); venerdì: 9.30-13.30 (ultimo ingresso 12.30)