Pasqua
Rinnovato il rito delle via crucis in tanti paesi della Bassa - Le foto
Rinnovato ieri sera, in occasione del venerdì Santo, in numerose località, l’antico e sentito rito della Via Crucis con la partecipazione, ovunque, di numerose persone. Nelle immagini i riti che si sono tenuti in diverse località della Bassa, da Busseto a Roncole Verdi per proseguire con Vidalenzo, Polesine, Zibello. A Busseto, in particolare, è stato portato in processione l’antico, venerato e misterioso simulacro custodito, da anni, nella chiesa di Santa Maria Annunziata. Simulacro che, si dice, sia giunto sulla sponda Parmense nel XV secolo, portato da una piena del Po. Il fiume impetuoso, stando sempre alle narrazioni che da tempo vengono tenute vive dalla memoria popolare, distrusse una chiesa cremonese (non è dato sapere quale), portandosi via, quindi, anche questa statua del Cristo Morto. La corsa sulle acque finì a Vidalenzo di Polesine (oggi Polesine Zibello), sulle rive del fiume naturalmente. Immediatamente la gente locale lo scambiò per un cadavere autentico. Una volta avvicinato ecco che la verità si materializzò: quello che era davanti a tutti era un simulacro, integro, del Salvatore rappresentato dopo la crocifissione. Subito divampò una diatriba, tra le opposte rive del Po, circa il luogo in cui il misterioso Cristo doveva essere portato. A dirimerla, stando sempre ai racconti che si tramandano, sarebbe stato un frate che consigliò di adagiare la statua su un carro trainato dai buoi. Dove questi si sarebbero fermati si sarebbe quindi dovuto costruire un luogo di culto. Se ciò fosse vero significherebbe, quindi, che i buoi, dopo aver compiuto una manciata di chilometri,si fermarono a Busseto, dove ora sorge la chiesa di Santa Maria Annunziata. Impressionanti sono anche i capelli e la barba del Cristo. Si tratta infatti di autentica capigliatura umana: quella che una donna donò, per grazia ricevuta, al Cristo stesso. La statua, alla quale i fedeli di Busseto sono estremamente legati e devoti, viene portata in processione, ogni anno, la sera del Venerdì Santo ed è anche al centro di un’altra storia ricca di fascino e mistero. Si dice infatti che, ormai molti anni fa, proprio dopo una processione del Venerdì Santo, fu lasciata in chiesa collegiata, la principale chiesa cittadina, senza essere riportata nella sua collocazione originaria. Il mattino seguente, l’incredibile sorpresa: il Cristo, infatti, non si trovava più in collegiata. Subito si pensò ad un furto e invece, poco dopo, fu ritrovato, di nuovo in Santa Maria Annunziata. Come ci arrivò se entrambe le chiese (collegiata e S.Maria) erano chiuse e non presentavano alcun segno di effrazione? In tanti, da allora, ritengono che, prodigiosamente si sia spostato, nel bel mezzo della notte, da una chiesa all’altra e che quindi voglia rimanere nell’edificio in cui da secoli è posto. Da evidenziare infine che, per la storica processione del Venerdì Santo, il maestro Giuseppe Verdi compose quattro Notturni: andati tutti persi. Dove si trovano? Sono andati persi per sempre o si trovano ancora celati in qualche angolo di Busseto e dintorni? Interrogativi che aumentano i misteri che accompagnano la storia di questo luogo.