Eternals - Chloé Zhao scopre il lato umano della Marvel
«Eternals» è una creatura strana, quasi un paradosso: è allo stesso tempo il film meno Marvel della Marvel e quello con cui la Marvel guarda a un suo possibile futuro.
Il boss degli Studios Kevin Feige aveva ingaggiato un’Autrice, seconda donna della storia ad aver vinto un Oscar per la miglior regia grazie a «Nomadland», quindi le intenzioni di cambiare marcia erano chiare. E Chloé Zhao ci consegna davvero qualcosa di diverso, che mantiene la grandeur, l’ironia e l’azione (pure su questo la mano della nostra è sicurissima) dei cinecomic, ma ne abbassa forse un pochino il volume per privilegiare umanità e complessità. Quello che aggiunge Zhao è un intimismo a cui non siamo abituati. Qualcuno ha scritto che è noioso: sì, il passo è tutt’altro che forsennato e la durata è monstre. Ma forse il problema è che non eravamo pronti alla visione della regista applicata a un prodotto Marvel. Basti in questo senso il personaggio di Thena, la dea-guerriera di Angelina Jolie, che Chloé declina in maniera del tutto nuova: non più sempre e inevitabilmente iconica, ma una combattente fragile e stratificatissima. Intorno a lei c’è un super cast eterogeneo: dagli ex fratellastri del «Trono di Spade» Richard Madden e Kit Harington a Gemma Chan, mai vista in un ruolo così centrale. E poi Salma Hayek, Kumail Nanjiani e Brian Tyree Henry, alias il primo personaggio apertamente gay in un film Marvel. Tutti perfetti nei panni degli dèi che hanno aiutato il processo dell’umanità lungo tutta la sua storia (più o meno). Vietato perdere la scena (anzi, le scene) dopo i titoli di coda.
LA SCHEDA
Regia: Chloé Zhao
Interpreti: G. Chan, R. Madden, K. Harington, S. Hayek, A. Jolie
Genere: Cinecomic
USA, 2021 colore, 2 h 37’
Giudizio: 3 su 5