ANDIAMO AL CINEMA
Forever young - L'avventura di essere giovani: che cosa resterà di questi anni '80?
Valeria Bruni Tedeschi rielabora i suoi ricordi autobiografici. Un bellissimo film, sincero e sentito, che esplode di energia e vitalità
Ci mette tanta voglia di vivere e menate nessuna: e poi l'energia dei vent'anni, la loro follia, la macchina a mano e «Guarda che Luna». Ci mette tutto l'entusiasmo che le rimane, quello che ha avuto, quello che spera ancora di avere: e gira il suo film più bello, più sincero, più sentito. Perché anche se non fosse vero niente oggi è vero tutto, oggi sì, vale tutto.
Che brava Valeria Bruni Tedeschi, col poster di «Taxi driver» appiccicato al muro, Cechov, il rock e la musica classica. E certo, come no, la vita che sembra teatro e il teatro che, ovviamente, è vita. E' un film molto bello «Forever young-Les Amandiers», sin dall'inizio spigliato e spavaldo, con quell'aria all'Assayas e il sorriso con le mani nelle tasche del melodramma: la pellicola in cui l'attrice e regista torinese («ma ho antenati parmigiani», ha rivelato nei giorni scorsi, quando, accolta da un'ovazione, ha partecipato al Parma Film Festival) racconta gli anni - a metà degli '80 - in cui fu ammessa a frequentare, con altri undici giovani ragazzi e ragazze, la prestigiosa scuola di teatro creata da Patrice Chereau e Pierre Romans.
Di nuovo un film autobiografico, dove il ricordo passa al setaccio della rielaborazione, invenzioni da vero senza eccessi né compiacimenti o caricature: piuttosto uno sguardo tenero sull'ingenuità e la meraviglia dei suoi 20 anni, da accarezzare con dolcezza, osservandone la gioia e lo strazio, per fare pace con quel dolore che forse, sottovoce, urla ancora.
La droga, l'Aids, l'aborto, la rabbia, l'amore, l'amicizia: che fine hanno fatto questi anni '80? Complice un montaggio che non va mai in ferie e un gruppo di giovani interpreti molto affiatati - tra cui Sofiane Bennacer, le cui accuse di stupro hanno minato l'uscita in Francia della pellicola, che era partita molto bene - il film della Bruni Tedeschi, in concorso a Cannes 2022, esplode di vitalità: puro ossigeno dove a volte manca l'aria.
La scheda
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Interpreti: Nadia Tereszkiewicz, Sofiane Bennacer, Louis Garrel
Fra/Ita 2022, 2 h e 6'
Genere: Drammatico
Dove: Astra e The Space Campus
Giudizio: 4 su 5