Elezioni

Collecchio, Patrizia Caselli: «Votatemi, il paese sarà più vivo e sicuro»

Il centrodestra schiera il suo candidato sindaco

 Patrizia Caselli, a sorpresa, scioglie le riserve e scende in campo: «La candidatura a sindaco è una grande sfida, che vivo con profondo senso di responsabilità a servizio della comunità che amo, in cui sono nata, lavoro e vivo da sempre».
I motivi di una decisione convinta: «La mia scelta nasce anche da un sincero sentimento di gratitudine verso coloro che, nel corso di questi anni, hanno riposto in me la loro fiducia e che anche oggi mi chiedono di rimettermi in gioco, per fare in modo che il nostro paese torni ad essere una realtà viva e attrattiva, nuovamente al passo con i tempi. Sono convinta che Collecchio meriti il meglio: il paese si è invece lentamente spento, scontando una situazione di evidente immobilismo, di mancanza di progettualità e lungimiranza da parte dell’amministrazione uscente, che non esisto definire la peggiore dal dopoguerra a oggi».
Patrizia Caselli non si ferma qui: «Qualcuno, cinque anni fa, si permise di lanciare un pesante monito, sostenendo che, chi avesse optato per la sottoscritta e la sua squadra, avrebbe cambiato in peggio. Per questo sono ancora più convinta della mia scelta: un gesto di amore per il mio paese e per tutte quelle persone, (quasi una su due), che la scorsa tornata elettorale hanno creduto in me, tributandomi il 46,3 % dei consensi».

Secondo la candidata sindaco, Collecchio possiede straordinarie potenzialità, rimaste per troppo tempo inespresse: «Sono mancati entusiasmo, coraggio e determinazione. Mai come ora Collecchio ha bisogno di persone appassionate, creative e innovative, che operino all’insegna della concretezza e del buon senso».

La sua sarà una lista civica sostenuta dal centrodestra che si apre al territorio «e al contributo di tutti coloro che non si ritengono soddisfatti dell’operato dell’amministrazione uscente». «Una compagine che si fonda sul principio universale di difesa della libertà, per un paese più sicuro e attento ai bisogni dei più deboli, in cui i collecchiesi tornino a sentirsi più tutelati e protagonisti».

«La politica - conclude - deve essere un servizio, per questo combatterò per realizzare un progetto in cui credo da sempre: Collecchio merita un sindaco presente, che viva la quotidianità, non solo del capoluogo, ma anche delle frazioni e dell’intera comunità, ristabilendo un dialogo, da troppo tempo sospeso, con le varie realtà del territorio. Tutto questo nel segno del confronto, con i tanti collecchiesi che mi accompagneranno in questa avventura, consapevole che, anche il loro, sarà un immenso atto di coraggio».

r.c.