lutto
Dalla scienza alla politica, attestati di stima per la morte di Franco Rotelli, il braccio destro di Basaglia: collaborò con il grande amico Mario Tommasini
E’ morto lo psichiatra Franco Rotelli, uno dei protagonisti della Riforma Psichiatrica in Italia, forse il principale dei collaboratori di Franco Basaglia. Aveva 80 anni.
Rotelli è stato dal 1979 al 1995 il direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste, contribuendone alla rivoluzionaria trasformazione. Successivamente divenne direttore enerale dell’Azienda sanitaria di Trieste, per poi trasferirsi, per un breve periodo, a Caserta, dove fu direttore dell’Azienda sanitaria. E’ stato anche consigliere regionale in Fvg con il Partito democratico. Rotelli era poi tornato a Trieste, dove è morto al termine di una breve malattia. Uomo lungimirante e dagli ampi orizzonti viene descritto da chi ha lavorato e vissuto con lui come determinato e in grado di associare innovazioni perfino visionarie a particolari capacità di coordinamento in grado di realizzarle.
Nato a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, è stato uno degli artefici della rivoluzione basagliana. Si è laureato in medicina all'Università di Parma dove nel 1969 si specializzò in Clinica delle malattie nervose e mentali. Nel 1971 proprio Basaglia (all'epoca direttore dell'ospedale psichiatrico di Parma) lo chiamò a lavorare nella sua équipe. E fu proprio Basaglia, quando Rotelli lo seguì a Trieste, ad affidargli la responsabilità di una parte importante dell’ospedale psichiatrico di questa provincia. Rotelli vinse poi il concorso di primario nel 1973 a soli trent'anni. Franco Rotelli, erede riconosciuto di Basaglia, lavorò a stretto contatto (e divenne anche grande amico) con Mario Tommasini: protagonisti della “Legge Basaglia” (Legge che ha consentito la chiusura dei manicomi e l'abbattimento di qualunque “muro”, segregazione e istituzionalizzazione della salute mentale, ma non prevedeva l'abbandono delle persone con problemi di salute mentale). Idee, progetto e legge disegnata a Parma. Rotelli e Tommasini realizzarono anche iniziative in Grecia, Brasile e Repubblica Dominicana. Da più parti (mondo scientifico, politico e sociale) sono arrivate testimonianze di affetto e stima.