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In Italia il primo farmaco (preventivo) a base di anticorpi monoclonali

Israele: "La quarta dose di vaccino funziona"

Arriva in Italia il primo farmaco a base di anticorpi monoclonali per la prevenzione del Covid nei pazienti fragili prima che siano esposti al virus SarS-CoV2. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato i due anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione tixagevimab e cilgavimab di AstraZeneca. La combinazione riduce dell’83% il rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica per almeno sei mesi dopo una sola dose.
Dal fronte della prevenzione, si aggiungono i risultati di uno studio israeliano sulla quarta dose dei vaccini a mRna: secondo le stime dei ricercatori resta confermata l’alta efficacia contro la malattia grave. La capacità del secondo booster di prevenire l’infezione invece è del 30% per il vaccino Pfizer-BioNTech e dell’11% per Moderna; un po' più alto il livello di protezione verso la malattia sintomatica (43% e 31%).
L’Agenzia europea del farmaco intanto sta raccogliendo «ulteriori evidenze» sull'efficacia dei trattamenti e dei vaccini sulla sotto-variante BA.2 di Omicron, che sembra essere altamente trasmissibile. E i risultati sembrano andare nella direzione già vista con Omicron: per ora «i vaccini sembrano proteggere da questa sotto-variante come fanno contro Omicron», ha detto il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri.
Tornando ai monoclonali di AstraZeneca, sono indicati per la profilassi pre-esposizione al virus in adulti e adolescenti dai 12 anni quando c'è una compromissione immunitaria da moderata a grave dovuta a una condizione medica o a farmaci immunosoppressivi che potrebbero non consentire di sviluppare una risposta immunitaria adeguata alla vaccinazione anti Covid-19. Raccomandati anche per le persone per le quali l'immunizzazione non è raccomandata. I destinatari del trattamento non devono essere infetti o avere avuto una recente esposizione nota con una persona con infezione da Sars-Cov-2.
«La combinazione di tixagevimab e cilgavimab rappresenta una protezione supplementare che si aggiunge a quella dei vaccini per proteggere le persone più fragili - ha spiegato Raffaella Fede, direttore medico di Astrazeneca Italia - i due anticorpi, derivati da cellule B donate da pazienti convalescenti dopo il contagio, sono stati individuati dagli esperti del Vanderbilt University Medical Center, negli Stati Uniti. La combinazione è stata ottimizzata utilizzando una tecnologia di AstraZeneca di estensione dell’emivita, che ne ha triplicato la durata d’azione rispetto ai monoclonali convenzionali». Secondo i dati di tre studi indipendenti condotti dal University College di Oxford (Regno Unito), dalla Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa) e dalla Fda, la Food and Drug Administration Usa, la combinazione di anticorpi mantiene l'efficacia nel neutralizzare le varianti finora note, inclusa Omicron. Per il momento l’Italia ha chiesto 20.000 dosi iniziali di tixagevimab e cilgavimab, mentre negli Usa c'è stato un acquisto maggiore di dosi: 1,2 milioni. A seguire Francia, Spagna, Germania, Israele, quindi l’Italia.
Per quanto riguarda le vaccinazioni anti-Covid nella regione europea, oggi si è aggiunto il via libera dell’Inghilterra alla somministrazione anche per i bambini fra 5 e 11 anni di età. Lo ha annunciato il ministro della Sanità Sajid Javid dopo le decisioni analoghe appena adottate dalle autorità locali di Galles, Scozia e Irlanda del Nord, competenti sul dossier pandemia nei rispettivi territori del Regno Unito. In tutto il Regno la vaccinazione agli under 12 sarà «non urgente» e soggetta al placet dei genitori. Javid ha precisato che in Inghilterra ai bimbi sotto i 12 anni sarà offerta per ora una fiala di vaccino «a basso dosaggio».