Edilizia verso la ripresa in Emilia-Romagna: bene il primo trimestre
Tra gennaio e marzo 2021 gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni e la capacità organizzativa delle imprese hanno permesso di controbilanciare gli effetti negativi della pandemia, di mettere fine alla tendenza precedente e di ottenere un leggero incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2020 (+0,5%).
Il dato trimestrale risulta comunque inferiore del 10% a quello del 2019. E’ la sintesi dei dati diffusi da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna dell’indagine sulla congiuntura del primo trimestre 2021.
«Si conferma una decisa correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari. La gran parte delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti soffre ancora e ha subito una nuova perdita del volume d’affari (-1,2%), mentre la tendenza è divenuta positiva per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+1,2%). Contrariamente al trimestre precedente, le grandi imprese, quelle da 50 a 500 dipendenti, hanno invertito nuovamente la tendenza, ma questa volta in positivo, e hanno messo a segno un buon incremento del volume d’affari (+3,5%)».
Per quanto riguarda il numero delle imprese «a fine marzo la consistenza delle imprese attive è risultata pari a 65.307 unità, con un ampio incremento di 620 imprese (+1%) rispetto allo stesso periodo del 2020. E’ il terzo trimestre di fila in cui si registra una crescita tendenziale positiva delle imprese delle costruzioni. L’andamento risulta ancora una volta migliore a livello nazionale con una crescita più sostenuta delle imprese attive (+1,7%)».
In merito alle previsioni, secondo la stima elaborata a metà aprile da Prometeia in «Scenari per le economie locali», a fine anno, «la tendenza positiva riprenderà con decisione per il settore delle costruzioni (+11,6%), grazie anche ai piani di investimento pubblico e alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e della sostenibilità ambientale. Nonostante ciò, al termine del corrente anno il valore aggiunto delle costruzioni risulterà inferiore del 36,4% rispetto agli eccessi del precedente massimo del 2007».