Benessere animale e sicurezza: al via il progetto "Parsutt" del Consorzio del Prosciutto di Parma

Una filiera virtuosa e più sostenibile per il Prosciutto di Parma. È questo l’obiettivo di PARSUTT – PARma ham high SUsTainability sTandard, il progetto, coordinato dal Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia e finanziato dalla Regione, vede la partecipazione diretta del Consorzio di tutela, di un selezionato numero di operatori della filiera, produttori, allevatori, macellatori. L’acronimo richiama il dialetto, fra la tradizione e un’innovazione portata avanti, in qusto caso, con il supporto di partner tecnico-scientifici come il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano, l’organismo di certificazione Csqa e dell’ente di formazione Dinamica.

«Parsutt» fornisce un modello virtuoso a tutti gli anelli della filiera produttiva del Prosciutto di Parma affinché adottino degli standard di sostenibilità più elevati rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente riguardanti temi quali il benessere animale, l’uso prudente del farmaco e la biosicurezza. Particolare attenzione è posta sui primi anelli della filiera, allevamento e macellazione, dove il progetto si propone di identificare, sviluppare e promuovere degli indicatori concreti per ottenere un Prosciutto di Parma sempre più rispettoso, capace di cogliere le richieste del consumatore moderno attento alla sostenibilità delle produzioni e del cibo che acquista. 

Il progetto prevede un piano formativo e di divulgazione e un sito dedicato.  Saranno studiati gli effetti tecnici ed economici del progetto in alcune aziende pilota. Infine, un attento studio del mercato nazionale e internazionale permetterà di valutare la propensione all’acquisto di Prosciutto di Parma animal friendly da parte del consumatore. 

 

Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, commenta: «Abbiamo fortemente voluto questo progetto per lanciare un chiaro messaggio alla filiera e alle istituzioni affinché si mettano in campo tutte le azioni necessarie a far evolvere il settore suinicolo rendendolo più innovativo e sostenibile sotto tutti i punti di vista. Da tempo siamo promotori di un percorso di sensibilizzazione e con questo progetto vogliamo offrire uno stimolo concreto a un cambiamento che non è più procrastinabile. Allo stesso modo, attraverso il Green Deal e la strategia Farm to Fork, la Commissione Europea ha delineato un processo di rinnovamento generale al quale l’intera filiera del Prosciutto di Parma deve necessariamente aderire. Oggi più che mai è importante rendersi conto che un’altra strada non solo è possibile ma è sempre più richiesta dai nostri consumatori e dal mercato. Siamo fiduciosi che questa iniziativa possa fare da apripista e accogliere sempre più nuove realtà produttive, perché è a piccoli passi che diamo continuità alla nostra storia millenaria e costruiamo il futuro che verrà».

Aggiunge Adelfo Magnavacchi, direttore di CRPA: «Per CRPA è motivo di grande soddisfazione poter lavorare a fianco del Consorzio e degli altri partner per la progettazione di una filiera virtuosa in grado di conferire a un prodotto già così rinomato garanzie aggiuntive per le crescenti aspettative dei consumatori. Siamo felici di poter mettere a disposizione le nostre competenze tecniche per questo progetto ambizioso, che coinvolge tutti gli anelli della catena produttiva e che andrà a toccare la sostenibilità in tutte le sue declinazioni: benessere degli animali, riduzione dell’uso del farmaco, sostenibilità ambientale ed economica. Siamo certi che i risultati saranno estremamente interessanti e lavoreremo affinché siano un modello applicabile per quanti nel comparto suinicolo vorranno procedere in questa direzione»