Accordo editori-Google per la remunerazione delle news
Nuovo passo in avanti, anche in Italia sulla strada della remunerazione dei contenuti giornalistici da parte di Google agli editori. Sulla scia di quanto avvenuto in altri Paesi, da ultimo in Francia e Australia, diversi gruppi italiani hanno raggiunto accordi individuali con l’azienda Usa per l’utilizzo del programma News Showcase.
Si tratta di una scheda, una sorta di vetrina, che appare nei motori di ricerca, Google News o Google Discover, nella quale i singoli editori, con un corrispettivo a monte riconosciuto da Google, possono inserire i propri contenuti di qualità, per attirare i lettori sui propri siti mostrando eventualmente contenuti premium anche per stimolare la sottoscrizione degli abbonamenti.
È un ulteriore capitolo della lunga contesa tra editori e giganti della rete per il pagamento dei contenuti. L’azienda americana ha a lungo rifiutato queste richieste, ma ora ha imboccato sempre più la strada di una collaborazione, lanciando vari progetti. Le risorse sono ritenute insufficienti dagli editori e dalle associazioni di giornalisti, che hanno segnato un punto decisivo con la direttiva Ue sul copyright, approvata nel 2019. La normativa consente di richiedere una commissione dalle piattaforme che mostrano estratti delle loro notizie.
Il colosso americano ha lanciato News Showcase lo scorso ottobre, impegnandosi a investire un miliardo di dollari in tre anni e raggiungendo finora oltre 500 pubblicazioni a livello globale in una dozzina di Paesi. In Italia a stringere l’accordo sono stati grandi gruppi come Rcs Media Group, Sole 24Ore, Gruppo Monrif, Caltagirone Editore, oltre a Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet, Gruppo Corriere, Citynews e Varese web.