caro bollette
Il Comune di Parma aderisce alla protesta dell'Ali "Spegniamo le luci della città"
Il Comune di Parma aderirà alla protesta contro il caro-bollette lanciata dall'Ali, ma non ha ancora deciso quale illuminazione eventualmente verrà spenta. Probabili il Municipio o il Palazzo del Governatore
«Ali, Autonomie Locali Italiane, aderisce all’iniziativa lanciata da Anci Emilia Romagna e invita le amministrazioni italiane a spegnere, per trenta minuti, le luci di uno o più monumenti simbolo delle proprie città, giovedì 10 febbraio alle ore 20. Lo scopo è quello di sensibilizzare e spingere il Governo a fare qualcosa di concreto contro l’impatto della crisi energetica sui costi di gestione delle famiglie, delle imprese, delle grandi strutture pubbliche e sui bilanci delle Autonomie Locali». Lo annuncia il presidente di Ali, Matteo Ricci.
«Il 12 gennaio scorso abbiamo chiesto al Governo un immediato ristoro di 1 miliardo a Comuni e Province, per l’impatto che l'inflazione avrà sui bilanci», ricorda il presidente di Ali. «L'intervento messo in campo dal Governo per contrastare il caro bollette è stato un passo avanti, ma non è sufficiente. L'inflazione è una vera e propria emergenza che molti Comuni non riusciranno ad arginare, rischiando di non chiudere i bilanci. Ma anche per i comuni più virtuosi, la prospettiva sarà drammatica e per far fronte all’inflazione saranno costretti ad aumentare le tasse ed inevitabilmente tagliare fondi ai servizi, da quelli essenziali, quali servizi educativi e welfare, oltre che cultura, turismo, lavori di manutenzione. Scelte che ricadranno in maniera drammatica sui cittadini e non solo perchè a causa dell’inflazione il rischio è che non si riesca a gestire le risorse del Pnrr».
L’iniziativa, ricorda Ali, è partita dal Comune di Cento (Ferrara) con un flash mob di austerity lanciato da Anci Emilia Romagna che ha già visto l’adesione di diversi comuni della regione come Bologna e Reggio Emilia. «Invitiamo le amministrazioni aderenti ad Ali a partecipare numerose - conclude Ricci - perchè l’inflazione è un’emergenza trasversale che ricade fortemente sia sulle piccole che sulle grandi realtà, con il rischio di compromettere la ripresa e creare una marea di tensioni sociali».