Upi

Manager, competenze al centro

Andrea Violi

Il progetto «Rinascita manageriale» sostiene l'occupazione delle figure di alto livello

Se un'istruzione vicina alle aziende è fondamentale per i giovani che approdano al lavoro, così per i manager di esperienza è cruciale restare al passo con i cambiamenti, le tecnologie e le transizioni di questi anni. Insomma sempre di più la formazione è l'elemento su cui investire, anche per i manager. Ed è qui che può intervenire «Rinascita manageriale», un nuovo progetto che prevede aiuti alle aziende che assumono manager inoccupati.
Il progetto - lanciato 4.Manager, che nasce da Confindustria e Federmanager - è stato presentato ieri a Palazzo Soragna. «Nel contesto economico sempre più complesso in cui le aziende operano - commenta il direttore dell'Upi Cesare Azzali - l’apporto di una figura manageriale può contribuire ad innestare nuove competenze in aree strategiche e può ampliare la visione sul mercato. Rinascita manageriale appare come un’opportunità utile ad accrescere il valore aziendale». Per la presidente di Federmanager Parma Eliana Nicoletti, «i manager che sanno far crescere e aggiornare con formazione qualificata le loro conoscenze, possono aiutare l’imprenditore a cogliere le sfide attuali e future».


Più manager in Emilia
Giuseppe Torre, coordinatore scientifico dell'Osservatorio 4.Manager, approfondisce i dati. L'Emilia-Romagna è virtuosa: negli ultimi 5 anni ca lano le imprese nel manifatturiero (-9% in regione, -2% a Parma) però aumentano i manager (+2% in regione, +6% a Parma). Capita però che il 48,7% delle imprese fatichino a reperire le professionalità giuste. Il 58% delle imprese manifatturiere in Italia si è attivato per un percorso strategico verso la sostenibilità. E a Parma si arriva al 67%.
In questo quadro, si inserisce il sostegno all'occupazione con «Rinascita manageriale». Il direttore generale di 4.Manager Fulvio D'Alvia spiega: le aziende che assumano un manager inoccupato possono ricevere un rimborso spese per le attività di attività di ricerca e selezione del personale (fino a 30mila euro se l'assunzione è a tempo indeterminato, massimo 15mila in caso di «Temporary manager»). Questi i settori su cui puntare: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export.


Coltivare le competenze
Nella seconda parte, moderata dalla giornalista Patrizia Ginepri, confronto a tutto tondo fra Irene Rizzoli, ad Delicius Rizzoli e presidente di Cisita, Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager, Massimo Ambanelli, ceo di Hi-Food, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.
Nelle Pmi, nota la Rizzoli, quello del manager è un ruolo complesso e spiccano due problematiche. «La dimensione: spesso per le Pmi è difficile accedere a un manager, che costa, ma anche attrarlo e trattenerlo. E una questione culturale», essendo meno facile la convivenza con i manager familiari. «Al crescere della managerializzazione delle imprese crescono le dimensioni aziendali e la redditività - aggiunge -. Si richiedono competenze tecniche e gestionali di alto profilo ma anche competenze trasversali: la capacità di ascolto, di relazioni e flessibilità.
Cardoni rimarca che «fare un buon prodotto oggi non basta più: bisogna saper eccellere in tutte le funzioni dell'azienda. E in questa fase difficile per il manager la formazione dev'essere continua. Anche il manager deve evolvere». Per agevolarne l'inserimento nelle Pmi, Federmanager ha attivato il percorso di certificazione delle competenze. La parola chiave è «esperienza» per Ambanelli, che si sofferma poi sul valore degli Its. Coniugare lavoro e studio è una «scorciatoia» per avvicinarsi alla realtà delle imprese.
Secondo Colla, «per restare al nostro livello di qualità c'è bisogno delle teste». E sugli Its l'assessore rivendica il sostegno della Regione con 13 milioni di euro: «Sono soldi spesi bene, finito il percorso vanno a lavorare tutti». La Regione continuerà a investire sull'alta formazione e prevede una legge per trattenere e attrarre talenti da tutto il mondo. Inevitabile toccare il tema energia. Colla spera nel sostegno dell'Europa e ricorda il tavolo permanente della Regione con le associazioni imprenditoriali. Prevista una moratoria sui prestiti per famiglie e imprese. La transizione comunque si farà con il gas. E anche qui, conclude, «c'è un'esigenza di teste» per creare lavoro anziché perderlo.