rapporto bankitalia
A Parma più di mille «operazioni sospette» nel 2022: dal riciclaggio al terrorismo
Non c'è crisi che tenga: i movimenti di soldi segnalati come «sospetti» aumentano di semestre in semestre. I sospetti riguardano soprattutto il riciclaggio di denaro, meno il finanziamento al terrorismo. E nel 2022 i numeri sono da record in Italia: più di 155mila, con un aumento a due cifre nella seconda metà dell'anno. Parma appare stabile, con poco più di un migliaio di operazioni sospette all'anno fra 2021 e 2022. Fra le altre principali città dell'Emilia-Romagna prevale il trend in aumento. Occhi puntati anche sull'invio di denaro all'estero soprattutto attraverso il sistema dei money transfer. Gli occhi sono quelli dell'Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d'Italia, che rileva le segnalazioni.
Riciclaggio, anni di «sospetti»
La crescita semestrale delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette alla Uif è da record. In tutto il 2022 sono arrivate 155.426 SOS (segnalazioni di operazioni sospette): +11,40% annuo. Ma sono anni che l'ombra del riciclaggio si fa sempre più cupa nel mondo delle transazioni finanziarie. Il trend è di costante aumento: 98.030 SOS nel 2018, 105.789 nel 2019, 113.187 nel 2020, 139.524 nel 2021. I dati sono pubblicati nella «newsletter n.1» di quest'anno della Uif.
Record anche nel solo secondo semestre: la Uif ha ricevuto 81.228 segnalazioni di operazioni sospette, con un aumento del 17%. Si tratta, spiega il documento, «del più alto numero ricevuto in un semestre, con un picco in corrispondenza dei mesi di ottobre e novembre». Gli importi delle operazioni segnalate nel semestre hanno superato i 51 miliardi di euro (circa 49 miliardi quelli relativi a operazioni effettivamente eseguite), contro gli oltre 47 miliardi nel secondo semestre dell’anno precedente. Nel semestre è stato inoltre osservato «un notevole incremento delle segnalazioni di operazioni sospette effettuate all’estero (1.627 a fronte delle 679 del secondo semestre 2021)». Inoltre «nel periodo la Uif ha ricevuto 127 richieste di collaborazione dall'Autorità giudiziaria. Per quanto riguarda la collaborazione con le FIU estere, sono pervenute alla Uif 815 richieste o informative spontanee e oltre 43.000 segnalazioni cross-border da FIU della Ue, in significativo aumento rispetto al semestre precedente. Nel semestre sono stati avviati 5 accertamenti ispettivi nei confronti di intermediari bancari e finanziari e di operatori non finanziari, tra cui un concessionario di gioco on line e un prestatore di servizi in valuta virtuale; è stata conclusa una verifica cartolare su un intermediario attivo nel peer-to-peer lending».
La maggior parte delle segnalazioni arriva delle banche e dalle Poste (il 57,28% nel 2022); seguono altri intermediari e operatori finanziari, professionisti (dagli avvocati ai commercialisti, dai notai ai consulenti del lavoro) e soggetti non finanziari, come chi fabbrica o commercia oro e preziosi o gli operatori in valuta virtuale. E quasi tutte riguardano l'ipotesi di riciclaggio: 154.850 su 155.426 nel 2022; il sospetto finanziamento al terrorismo è «limitato» a 342 operazioni.
Gli importi? Non sempre altissimi. Nel solo periodo luglio-dicembre 2022, ad esempio, nel 42,9% le segnalazioni alla Uif coinvolgevano operazioni da meno di 50mila euro. Quasi altrettante - il 42,57% - quelle fra 50miala e 500mila euro.
Parma e l'Emilia-Romagna
La provincia di Parma non è immune dal fenomeno. Nel secondo semestre sono arrivate da Parma alla Uif 531 segnalazioni di operazioni sospette; erano state 480 fra gennaio e giugno scorsi, per un totale di 1.011. Un valore praticamente in linea con le 1.014 del 2021. Se a Parma il trend di crescita è più marcato negli ultimi sei mesi, non così per gran parte dell'Emilia-Romagna. Bologna spicca nei numeri assoluti: 1.055 SOS nel primo semestre 2022, altre 1.148 nel secondo, per un totale di 2.203 segnalazioni: +2,42% annuo. Se invece guardiamo alla percentuale è Modena a balzare all'occhio: +18,17%, fra le 1.326 SOS del 2021 e le 1.567 del 2022. E poi Piacenza: +8,72%, anche se i suoi valori assoluti (511) rappresentano un quarto di quelli bolognesi.
Valori piuttosto stabili a Ferrara (579 segnalazioni l'anno scorso) e Forlì-Cesena (840).
Le «operazioni sospette» calano solo in tre province dell'Emilia-Romagna: Reggio Emilia (da 1.270 nel 2021 a 1.051 l'anno scorso), Ravenna (da 891 a 772) e Rimini (da 1.033 a 943).
E così il totale dell'Emilia-Romagna è di 9.477 SOS nel 2022, a fronte di 9.570 nel 2021. È quinta fra le regioni, stando ai valori assoluti dell'anno scorso. Prima è la Lombardia con 27.651 segnalazioni; Lazio 19.255, Campania 18.305, Veneto 11.437. Tutti in crescita rispetto all'anno prima.
I money transfer
Una parte delle operazioni finanziarie considerate sospette, nel nostro Paese, riguarda l'invio di denaro all'estero attraverso il canale dei money transfer. Sono sotto la lente di ingrandimento operazioni per 49,8 milioni di euro in Italia, contro i 71,62 milioni del 2021. Dove vanno i soldi più «segnalati» alla Uif? In primis in Pakistan: 4,86 milioni di euro, il 9,8% delle segnalazioni totali nell'universo money transfer. Seguono Senegal (9,4%), Marocco (7,1%), Romania (6,6%) e Albania (5,8%) per limitarsi ai primi cinque Paesi. E anche in questo settore Parma spicca: è fra le province in cui le «operazioni sospette» incidono di più negli importi e ricevuti ogni 100mila abitanti. Come d'altronde gran parte delle province del centro-nord, da Firenze a Milano, da Torino ad Ancona.