Bilancio 2022
Coop Alleanza 3.0: investimenti da 760 milioni in 5 anni. Ma la difesa dei clienti pesa sul conti (rosso di 132 milioni)
Coop Alleanza 3.0, la più grande coop italiana di consumatori con quasi 2,3 milioni di soci, intende investire nei prossimi cinque anni 760 milioni di euro con l’obiettivo di far crescere i ricavi dai 5,6 miliardi del 2022 a 6,3 miliardi nel 2027, agguantare il pareggio di bilancio nel 2024 e arrivare a realizzare un utile di 70 milioni a fine piano, mantenendo fede ai propri valori e all’identità cooperativa.
«La solidità patrimoniale e il grande lavoro per efficientare la cooperativa renderanno possibile una strategia non difensiva ma una politica di attacco in una fase difficile. Se nei tre anni alle spalle la parola d’ordine era risanamento, cioè la riduzione dei costi e l’efficientamento, la parola d’ordine del piano è lo sviluppo, la crescita delle quote di mercato e il rafforzamento dell’identità cooperativa», ha detto il presidente Mario Cifiello, illustrando gli obiettivi del piano.
Il rilancio della coop bolognese parte da un 2022 chiuso con una perdita di 132 milioni, anziché in pareggio. Un rosso su cui hanno inciso costi imprevisti e scelte di campo: dai 40 milioni per gli aumenti energetici ai 45 milioni a difesa dei soci contro il carovita fino ai 40 milioni del contratto di espansione che porterà mille prepensionamenti e 550 assunzioni, con la possibilità per 800 part-time di passare a tempo pieno.
«Se neutralizziamo questi effetti - ha spiegato la direttrice generale Milva Carletti - la perdita scende a 7 milioni. Non abbiamo interrotto il percorso di risanamento». «I 45 milioni per lo scudo difensivo ribadiscono un concetto valoriale: per una cooperativa gli utili non sono un fine ma uno strumento per realizzare lo scambio mutualistico», ha aggiunto Cifiello.
Nei prossimi 5 anni Coop Alleanza 3.0 investirà soprattutto sull'ammodernamento della rete, in chiave tecnologica, digitale e di risparmio energetico, con 600 milioni destinati alla ristrutturazione di 172 punti vendita e all’apertura di una ventina di negozi, principalmente di prossimità. L’automazione della logistica, con il completamento del nuovo impianto del polo di Anzola dell’Emilia (Bologna), contribuirà al contenimento dei costi, dopo i 60 milioni risparmiati nel 2022, mentre 130 milioni saranno destinati a difesa del potere di acquisto dei soci, di cui Alleanza Coop 3.0 vuole consolidare la presenza e favorire il ricambio generazionale.
Ai soci verranno proposti nuovi prestiti sociali vincolati, con l’obiettivo di mantenerli al 30% del totale e stabilizzare le fonti di finanziamento. Sul fronte delle vendite si lavorerà sui format dei negozi, si punterà a incrementare la percentuale di quelle ai soci dal 78,8% all’83% e si incentiverà la private label, con i prodotti a marchio Coop che saliranno dal 30% al 40%.
Infine Carletti ha espresso «piena fiducia nel management» di Unipol, di cui la cooperativa è primo azionista con il 22,3% del capitale, e «perfetta sintonia» sul «futuro della compagnia" anche per quanto riguarda il tema dell’accorciamento della catena di controllo, fuori dai piani del gruppo bolognese. «Lo abbiamo in bilancio a un valore superiore di quello di mercato ma noi facciamo parte di un patto di sindacato che controlla quella compagnia, e questo ha un grandissimo valore».