FIERE
E' iniziato Tuttofood: "Milano e Parma collaborano per una piattaforma europea dell'agroalimentare"
Il presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, parla delle prospettive dopo l'importante accordo tra Fiere
E' iniziato oggi alla Fiera Milano Tuttofood 2023, manifestazione di riferimento per l’eccellenza e l'innovazione sostenibile di tutta la filiera agroalimentare, con la presenza di 2.500 brand da 46 Paesi e oltre 800 buyer da 86 Paesi selezionati dalla stessa Fiera e Ice Agenzia. Proprio all’innovazione e alla sostenibilità per l’industria del food e dell’ospitalità, è dedicato il convegno inaugurale con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Dei 2.500 brand presenti, il 20% esteri provengono da 46 Paesi. Tra i più rappresentati Spagna, Grecia, Paesi Bassi, Romania, Germania. Per la prima volta ci sono espositori da Arabia Saudita, Isole Faroe, Sudafrica, Svezia.
E' il primo Tuttofood organizzato dopo l'accordo che ha visto nascere la collaborazione (con partecipazione azionaria) tra le Fiere di Parma e di Milano e la rassegna milanese che diventerà Tuttofood powered by Cibus.
Pazzali: "Lavoriamo con Fiere di Parma e Cibus per una piattaforma europea dell'agroalimentare"
«Stiamo lavorando con la fiera di Parma e con 'Cibus' e oggi possiamo dichiarare formalmente che, insieme a Crédit Agricole, possiamo candidarci a diventare la piattaforma europea dell’agroalimentare, mettendo Milano al centro come il Salone del mobile fa con l’arredo». Lo ha detto il presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood a Rho Fiera Milano, alla luce dell’accordo che ha portato Fiera Milano ad entrare nel capitale di Fiere di Parma per creare una piattaforma unitaria dedicata al settore alimentare.
«Il food è un grande orgoglio per la nostra nazione - ha osservato - e dal 2007 abbiamo sempre ritenuto che l’Italia non avesse una piattaforma, non avesse una fiera di riferimento internazionale. Sappiamo che le fiere più forti sono in Germania e in Francia e da allora stiamo cercando di cambiare: lavoriamo perchè Parma e Milano diventino capitali del cibo».
In merito ad altre possibili aggregazioni, ha aggiunto: «Ci sono fiere importanti come VinItaly o Macfrut con cui, quando dovremo proporci all’estero, l’unione sarebbe auspicabile. Noi siamo pronti a metterci a disposizione del governo e delle imprese italiane: ci mettiamo a disposizione di tutti perchè questa possa essere una piattaforma collaborativa per interessi reciproci e non di qualcuno».
Dall'Italia al mondo
Nei 7 padiglioni della rassegna, con collettive estere hanno i loro spazi Spagna, Irlanda, Norvegia, Cina, Corea del Sud, Ecuador. L’Italia è presente, oltre che con le Regioni, con 24 consorzi di tutela di prodotti tipici tra i quali l’Aceto Balsamico di Modena, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pasta di Gragnano e Prosciutto Toscano.
Degli 800 buyer il 29% arriva dall’Europa, 32% dalle Americhe, 18% da Asia e Paesi Cis, 18% da Medio Oriente e Africa, 3 % da Oceania. Le delegazioni più numerose si registrano, in particolare, da Stati Uniti e Canada, Emirati Arabi Uniti, Cina, Australia, India, Francia. Nei 4 giorni di rassegna sono previsti oltre 150 eventi.