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Da flagello a risorsa, il granchio blu esportato in Usa

Una start-up di Rimini ha inviato il primo container

Pescato in Italia, quale flagello ambientale «alieno», ed esportato oltreoceano a Miami in Florida, nella terra in cui è autoctono: a vendere l’ormai famigerato granchio blu nel suo mercato di origine è una start up al femminile di Rimini che ha inviato negli Stati Uniti il primo container da quasi 16 tonnellate di crostacei.

Un’operazione che suona quasi paradossale visto che il granchio sta letteralmente infestando il nostro mare, tanto che il governatore veneto Luca Zaia ne ha portato una cassa di esemplari vivi in conferenza stampa chiedendo lo stato di emergenza. E il ministero dell’Agricoltura, per tentare di frenare l’emergenza, ha accolto la proposta dell’Alleanza cooperative pesca e acquacoltura rilasciando un’autorizzazione straordinaria per tre mesi all’uso di «nasse/cestelli e reti da posta fissa» per intensificare al massimo la raccolta di granchio blu entro la fascia di 0,3 miglia dalla costa e in prossimità della foce dei fiumi.

Ma la richiesta dei consumatori americani è talmente alta che c'è spazio anche per il granchio blu pescato nell’Adriatico. E così l’idea dell’export è venuta a cinque ragazze riminesi, under 40, con diversi profili, dalla biologa all’ingegnera, che qualche anno fa cominciano a interrogarsi su come trasformare in risorsa una presenza sempre più infestante per i nostri habitat. Input alla start up Mariscadoras è stato un progetto della fondazione Cetacea che nell’estate del 2021 ha raccolto da pescatori, sub e snorkelisti informazioni e testimonianze sui cambiamenti climatici nell’Adriatico. Quello del granchio blu cominciava allora a emergere come problema serio, poi letteralmente esploso nell’ultimo mese probabilmente anche a causa dei cambiamenti sull'habitat provocati dal post alluvione.

«Ce n'era tanto - spiega all’ANSA Alice Pari, della Fondazione Cetacea e tra le cinque fondatrici della start up - ma non aveva mercato e quindi abbiamo pensato a un progetto di promozione. Perché lo comprano proprio negli Usa, da dove proviene? Probabilmente lì essendo specie autoctona hanno dei vincoli di pesca che qui non abbiamo e la domanda è molto alta». Mariscadoras sta inoltre lavorando per intavolare discorsi simili anche su altre specie aliene, in primis molluschi. Voraci, aggressivi per le nostre vongole e simili e senza predatori naturali: il granchio blu è un «regalo» delle zavorre delle navi e dell’apertura del canale di Suez. La sua presenza negli ultimi tempi è esplosa con danni notevoli per il settore ittico di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il carico di oltre 15 tonnellate in viaggio verso Miami è stato pescato dalle imprese della Sacca di Goro, del territorio di Comacchio e nel Delta del Po. Una sinergia resa possibile l'anno scorso da un accordo di collaborazione con Legacoop Agroalimentare Nordest. Partner un’azienda di trasformazione di Mestre - la Tagliapietra Figli srl - per la lavorazione e la trasformazione dei granchi in polpa e sughi.

Soddisfatto Alessio Mammi, l’assessore regionale emiliano-romagnolo all’Agricoltura e pesca, che però solleva i temi ancora irrisolti degli indennizzi per il settore e dello smaltimento del prodotto non adatto alla vendita. Su queste problematiche il 21 agosto se ne parlerà con pescatori e acquacoltori di Goro e Comacchio, assieme ai sindaci, per fare il punto della situazione. Una sintesi sarà affidata a un documento condiviso con Veneto e Friuli Venezia Giulia che sarà inviato al Governo.