meeting di rimini
Mutti: "Più tutele per il Made in Italy. Lavoro, manca manodopera non specializzata" - Video
"Prezzi, alle spalle la fase peggiore". "Trimestre anti-inflazione? Non funziona"
Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca, l’Associazione Italiana dell’Industria di Marca, è ospite oggi al meeting di Rimini. Diversi i temi trattati dall'imprenditore parmigiano:
"Il trimestre anti-inflazione non è la strada per migliorare"
L’idea di un trimestre anti-inflazione avanzata dall’Esecutivo non sembra convincere il presidente di Centromarca, Francesco Mutti che - oggi ospite al Meeting di Rimini - esprime le sue perplessità in una intervista a 'ilSussidiario.net'. «Se il Governo ci invita a bloccare gli aumenti - osserva - perché noi dovremmo essere gli unici a non scaricarli a valle? Un’iniziativa di questo genere rischia di fornire ulteriore potere alla distribuzione. Che ha catene, non dimentichiamocelo, con quote di mercato non dell’1% ma del 10% e oltre, con miliardi di euro di fatturato. E un potere di vita o di morte rilevante nei confronti delle aziende. Un potere enorme e abnorme. Quindi non è con quella strada che noi andiamo a migliorare la situazione».
A giudizio di Mutti, invece, «ci sono diverse manovre da attuare per incrementare la capacità di acquisto dei consumatori. Sicuramente la riduzione del cuneo fiscale, su cui sta lavorando il Governo, permette di mettere più euro nelle tasche dei lavoratori. Il secondo elemento può essere una riduzione o addirittura un azzeramento delle aliquote Iva su alcuni beni di largo consumo. Il Governo poi dovrebbe intervenire per rendere più efficienti le filiere».
Poi, prosegue il presidente di Centromarca «le aziende italiane sono piccole. Per questo il grande tema è come aumentare il valore delle produzioni. Che a sua volta genera ricchezza per il Paese. E anche il tema del salario minimo mi sembra corretto. Dobbiamo essere in grado di pagare il giusto prezzo per la manodopera. Ma con un nota bene - conclude Mutti -: dobbiamo essere certi che tutti seguano le leggi. E questo è un compito dello Stato».
"Prezzi, credo che la fase critica sia alle spalle"
Sul fronte dei prezzi «credo che la fase critica sia fortemente alle spalle. Mi aspetto un autunno che ci possa permettere progressivamente di ritornare a una crescita dei costi non troppo dissimile da quella degli anni scorsi». Lo ha detto il presidente di Centromarca, Francesco Mutti - oggi ospite al Meeting di Rimini - in una intervista a 'ilSussidiario.net'.
«Stiamo uscendo dalla parabola del 2022 - ha argomentato -: anche qui con un nota bene: le banche centrali credono che l'incremento dei tassi possa provocare effetti immediati sull'economia reale. Non è così - ha aggiunto - le tempistiche sono diverse e molto più lunghe. L’economia reale è un’enorme portaerei. Prima di poter cambiare rotta, c'è bisogno di tanto tempo. In autunno - ha concluso Mutti - forse, risentiremo degli effetti di manovre effettuate lo scorso anno».
"L'evolversi dei consumi è difficile da decriptare"
«L'evolversi dei consumi è complesso e molto difficile da decriptare. Le abitudini tendono a cambiare in modo rapido. Abbiamo avuto almeno due anni di perdita di tracciabilità dei dati. Ciò che valeva nel 2022, solo un anno fa, oggi non vale più». Lo ha detto il presidente di Centromarca, Francesco Mutti - oggi ospite al Meeting di Rimini - in una intervista a 'ilSussidiario.net'.
«È cambiato tutto - ha osservato -: non solo i comportamenti riguardo ai consumi ma anche alla vita di tutti i giorni. Ad esempio: gli italiani sono ancora un popolo di risparmiatori? Siamo dunque in una situazione da 'cogli l’attimò - conclude Mutti - con un caleidoscopio di comportamenti ormai difficili da decifrare».
"Sulla tutela del Made in Italy il Paese non ha voce così importante"
«L'Italia è un Paese che a livello mondiale non ha quella voce così importante, abbiamo tanti partner ed alleati ma quando andiamo a difendere le nostre posizioni spesso siamo ascoltati ma poi è una voce che poi cade nel vuoto». Lo ha detto il presidente di Centromarca, Francesco Mutti a margine di un incontro al Meeting di Rimini.
«Per tutelare il Made in Italy - ha osservato - in primis dobbiamo riuscire a valorizzare i nostri prodotti e dobbiamo capire qual è il ruolo dell’Italia nel sistema economico globale. Un disegno macro di cosa e dove vogliamo portare l'economia italiana credo sia un qualcosa che a livello in primis di Governo e non solamente, proprio a livello globale come italiani, dovremmo fare in modo importante, perché - ha concluso Mutti - è la strada maestra, per cui sapere e costruire un valore per il sistema paese e quindi per tutti gli abitanti della nazione».
"Lavoro, si nota carenza di manodopera non specializzata"
Sul fronte del lavoro, in particolare sul tema della carenza di personale «è fortemente atipico avere un Paese che da un lato lamenta della disoccupazione e dall’altro ha una richiesta insoddisfatta di lavoratori qualificati e non qualificati, perché tante volte al Nord si sta cominciando a notare anche una carenza di manodopera non particolarmente specializzata». Lo ha detto il presidente di Centromarca, Francesco Mutti a margine di un incontro al Meeting di Rimini.
«Questo deve fare riflettere su svariati punti - ha osservato -: da un lato senz'altro che non vi sia una non volontà di lavorare che credo sia un male sociale importante, dall’altro sempre di più un incrocio tra quella che è la domanda delle imprese e quella che è la spinta formativa sia della scuola, sia del post lavoro. Quindi una volta che la persona è entrata nel posto di lavoro non possiamo pensare che quella persona abbia quelle competenze e siano assolutamente inamovibili, ma dobbiamo aggiornarle ed eventualmente anche modificarle con la formazione».
"Intervenire sulle competenze" (Video)