Il caso

Non c'è pace per la Amadori: arrestato un dirigente che avrebbe sottratto merce per 30 milioni di euro. Licenziato

Dopo le faide familiari sull'assetto societario un nuovo terremoto interno scuote Amadori. Uno storico dirigente del gruppo avicolo è stato licenziato in tronco una decina di giorni fa e ieri mattina è stato arrestato con un’accusa pesante: aver messo in piedi una sorta di organizzazione parallela - probabilmente coinvolgendo altri dipendenti - per sottrarre grandi quantità di carne. Lo riporta il Resto del Carlino che parla di un ammanco che ammonterebbe a 30 milioni di euro, anche se nel pomeriggio il gruppo ha specificato che si tratterebbe di un danno «sensibilmente inferiore». Il dirigente si trova ai domiciliari.