LIBRI
"La leadership? Valori condivisi, forza e gentilezza". Luca Barilla e Maria Paola Chiesi parlano della tradizione familiare dietro le loro aziende
Modello antico seguito da Barilla e Chiesi
«La nostra missione è migliorare la qualità di vita delle persone, non solo dei nostri pazienti, ma anche delle comunità in cui operiamo e dei nostri collaboratori, promuovendo un modo di lavorare orientato al miglioramento degli stili di vita». Alle parole della vice presidente e Head of Shared Value & Sustainability del Gruppo Chiesi, Maria Paola Chiesi, si uniscono quelle del vice presidente di Barilla, Luca Barilla: «Mio padre, Pietro Barilla, diceva che il ruolo dell’impresa si completa solo quando essa può esprimere la sua forza anche a beneficio della società. In questo senso è stato un precursore del principio della “sostenibilità”, che trova la sua massima espressione nell’istante in cui gli interessi dell’azienda coincidono con quelli della comunità».
Sono due passaggi riferiti a realtà di Parma presenti nel libro del giornalista e top voice di LinkedIn Filippo Poletti dal titolo «Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello».
«A un anno di distanza dall’arrivo di ChatGpt - spiega Poletti, ideatore e autore del libro che vede anche la firma di Alberto Ferraris, professore ordinario di leadership all’Università di Torino - è necessario fare il “rebranding” dell’intelligenza artificiale, cogliendo le opportunità derivate all’adozione delle reti neurali generative e, allo stesso tempo, mettere al centro della leadership la cura delle persone e il raggiungimento dei risultati di business. Per questo ai manager proponiamo il nuovo “test di cuore e cervello”».
È Poletti, intervistando i due imprenditori parmensi, a ripercorrere assieme a loro la storia delle loro aziende: «Era il 6 luglio 1935 - racconta Maria Paola Chiesi - quando mio nonno, Giacomo Chiesi, un farmacista con il sogno della ricerca, comprò un piccolo laboratorio in via XX Settembre, l’unico dell’epoca a Parma. Chiesi Farmaceutici è nata, quindi, da dieci operai, la maggioranza donne, arrivando pochi anni dopo nelle case degli italiani».
«Nel 1966 - riprende Chiesi - i figli Alberto e Paolo sono succeduti a Giacomo alla guida dell’azienda, vedendo in lui un esempio e, nelle sue intuizioni, un cammino tracciato da perseguire». Oggi l’azienda biofarmaceutica ha più di 6.500 dipendenti e una dimensione internazionale.
I ricordi di famiglia sono presenti anche nelle parole di Luca Barilla che così traccia le doti di combattente del padre Pietro: «Nel 1971 si trovò costretto a vendere l’azienda agli americani per il semplice motivo che suo fratello Gianni, socio al 50 per cento, aveva deciso di cedere la propria quota: lui, infatti, non aveva i soldi per rilevare la parte del fratello. Poco tempo dopo la vendita, però, cominciò a pensare a come avrebbe potuto riconquistare l’azienda e ci riuscì nel 1979, superando ostacoli inimmaginabili».
Pietro Barilla - spiega il figlio - «era certamente un uomo illuminato e dalle profonde qualità umane. Era nato così, con queste caratteristiche che ha poi sviluppato nel corso degli anni attraverso tante esperienze di vita, tra cui la guerra e gli incontri con personaggi del mondo della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria. La Barilla è sempre stata vicina alla città attraverso innumerevoli azioni. Tra queste, una delle più belle, è stata la donazione della facoltà di Ingegneria all’Università di Parma, voluta da mio padre negli anni ‘80 del secolo scorso».
«Un altro intervento, di cui tutti siamo orgogliosi - riprende Barilla -, è la donazione del nuovo Ospedale dei bambini intitolato al papà che abbiamo potuto realizzare alcuni anni fa anche con il supporto della Fondazione della Cassa di Risparmio di Parma. Si tratta di una struttura modernissima, sicuramente una eccellenza italiana nel campo della sanità».
Immaginando la “matrice” della leadership, Maria Paola Chiesi dà questa definizione nel libro: «La nostra matrice è da ricercare nei valori e nello spirito imprenditoriale propri di una family owned company: dedizione, fiducia reciproca, impegno, rispetto per l’interdipendenza tra la nostra salute e quella del pianeta. Il modello di leadership che contraddistingue il nostro Gruppo è definito - conclude Chiesi - “umano” e poggia sui nostri valori imprescindibili, rispecchiati dal nostro essere Società Benefit e B Corp certificata».
Anche da Luca Barilla arriva un esempio di leadership, ricevuto in dote dal padre: «Condivido totalmente il pensiero di mio padre quando parlava del leader di un’impresa paragonando il suo compito a quello di un direttore d’orchestra. Aveva fatto sua questa metafora perché negli anni ’50 era diventato amico del più grande direttore d’orchestra italiano dell’epoca, Guido Cantelli, l’allievo prediletto del maestro Arturo Toscanini, morto all’età di 36 anni in un incidente aereo nel 1956. Questa frequentazione gli aveva fatto interpretare il suo ruolo di imprenditore come quello di un direttore d’orchestra che mette insieme tanti componenti diversi e li conduce nell’esecuzione di una sinfonia perfetta. Il papà diceva ai manager: “Il mio ruolo è quello di stimolare, dare delle indicazioni e coordinare, ma la musica la fate voi. Non era il leader autoritario che imponeva diktat al management, era invece un uomo empatico, con una forte capacità di ascolto, vicino alle persone senza paternalismi. Era un leader gentile».
r.c.