Palazzo Soragna
Intesa Sanpaolo: 1,5 miliardi per le imprese del Parmense
Presentato ieri «Il tuo futuro è la nostra impresa»
Intesa Sanpaolo ha destinato 1,5 miliardi di euro per le imprese parmensi, grazie a «Il tuo futuro è la nostra impresa», il nuovo programma nazionale del gruppo bancario che, a livello nazionale, mette a disposizione 120 miliardi fino al 2026 (a livello regionale ne mette a disposizione 10), per accompagnare la progettualità di piccole e medie imprese e aziende di dimensioni minori. Presentato ieri pomeriggio da Intesa Sanpaolo agli imprenditori a Palazzo Soragna, in collaborazione con l’Unione Parmense degli Industriali, il piano prevede una serie di interventi, che si inseriscono tra le azioni del gruppo, a sostegno della realizzazione degli obiettivi fissati nel Pnrr, per i quali sono stati stanziati complessivamente oltre 410 miliardi, come annunciato dal Ceo, Carlo Messina.
«Con questo nuovo programma, le imprese che investono possono ritagliarsi un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro - ha detto Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Il nostro ruolo è attivare risorse finanziarie e strumenti dedicati ad accompagnare le scelte di investimento e far cogliere le opportunità del Pnrr e della Transizione 5.0. L’impegno di Intesa Sanpaolo per la crescita economica del territorio è certificato anche dai numeri: nei primi tre mesi del 2024 abbiamo erogato alle imprese regionali 255 milioni di euro e comprendendo anche le famiglie si supera quota 410 milioni».
A introdurre l’incontro, intitolato «Il tuo futuro è la nostra impresa», il direttore dell’Upi, Cesare Azzali, che ha detto: «Questa è un’occasione per comprendere meglio lo sforzo che viene fatto da Intesa Sanpaolo, il principale istituto di credito nel nostro Paese, per affiancare le aziende su temi fondamentali per la loro competitività». Con il nuovo programma, infatti, la banca intende accelerare i processi di trasformazione necessari per rinnovamento industriale, transizione energetica e digitale delle imprese, facilitando l’accesso alle nuove misure del Pnrr.
«È un momento di rallentamento, iniziato nella seconda metà del 2023, che sta proseguendo e che è in gran parte atteso per via dell’inflazione e dei tassi di interesse che sono aumentati – ha chiarito l’economista Giovanni Foresti, Research Department Intesa Sanpaolo, illustrando il contesto di mercato e le prospettive future -. Questi due fattori di freno stanno venendo meno e questa è la notizia positiva: l’inflazione in Europa è scesa sotto la soglia del 3% (noi ci aspettiamo che arrivi al 2%) e poi abbiamo tassi di interesse che la Bce ha iniziato a tagliare (ci aspettiamo che questo processo di riduzione prosegua)». Come specificato dall’economista, intervenuto alla conferenza insieme a Stefania Bergamaschi (direttrice commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo) e a Matteo Pettenati (Sales consultant Warrant Hub), ci si aspetta che, soprattutto negli ultimi mesi del 2024, «possa ripartire anche il commercio internazionale»: «Questo potrebbe favorire province come Parma, vocate all’export».