Mario Draghi all'esame di Luigino Di Maio

Vittorio Testa

Conforta e rassicura sapere che Mario  Draghi abbia superato il  temibile esame di Luigi di Maio. Pur senza accendere entusiasmi  nel ministro degli Esteri, l’ex governatore della Banca d’Italia  ed ex presidente della Banca Europea ha ricevuto un buon pre-giudizio  cautamente positivo: «Mi ha fatto un’ottima impressione»,  ha confidato ai giornalisti il giovane  politico campano. 
L’impressione è un sostantivo che, pur accoppiato all’aggettivo superlativo, indica qualsiasi esperienza capace di suscitare una reazione comunque soggettiva e provvisoria. Dottor Draghi,  lei è per ora sotto osservazione. Certo capiamo la sua condizione  ansiogena,  le notti  passate a strologare il modo di  convincere  il ministro.
Ecco spiegato perché la vediamo in tv  sempre con l’aria seria, tesa e preoccupata. Sembra quella di un cardiochirurgo la cui equipe abbia smarrito il cuore  due minuti prima del  trapianto. Dottor Draghi, lei ce la farà. E che fortuna.
 Di  Maio, sta diventando un personaggio  di caratura mondiale. Ha sentito cosa  ha detto il ministro? Riferisce che la Merkel gli ha pispigliato in un orecchio un sacco di elogi: «Mi parlato molto pene di sua  pravura, pravo pravissimo e puon lavoro». 
Tranquillo,  dottor   Draghi. Il ministro degli  Esteri la  vorrà con sé nella battaglia politica. Lei sarà al sicuro, non avrà più nulla da temere: Ubi DiMaio timor cessat.