EDITORIALE
Il tetto agli stipendi della Pa e il prezzo per servire lo Stato
Le retribuzioni dovrebbero essere commisurate all’impegno e alle capacità. Ma in questo Paese la tendenza è semmai sempre stata quella di livellare i compensi, facendo - di fatto - un favore a chi fa (e dà) meno. E spesso si è pure sottopagati: è il caso degli insegnanti, ai quali peraltro è affidato il compito titanico di formare le generazioni future. Ecco, visto che parliamo di posti pubblici, seppur a livelli apicali: non sarà sfuggita la solita «manina» (di Forza Italia ma con successivi avalli diffusi, politici e ministeriali) che ha introdotto un emendamento al Decreto Aiuti Bis per togliere il tetto di 240mila euro agli stipendi dei dirigenti pubblici (il blitz peraltro ha avuto vita breve: il tetto è stato ripristinato dopo poche ore).
Detto per inciso, in Italia i contribuenti sopra i 200mila euro (dato 2020) non arrivano a quota 98mila, lo 0,15% della popolazione. Tra le forze politiche c’è chi - per giustificarsi - parla di imperdonabili «storture» da correggere, ad esempio alcuni capi delle Forze armate che guadagnano quanto i loro capi di gabinetto. Non sia mai.
Stiamo parlando di «servitori dello Stato», non di manager rampanti che hanno tutto il diritto a farsi staccare assegni milionari da multinazionali o finanziarie se dimostrano di meritarli. E quel tetto, che riguarda una platea minuscola, ha un valore sostanzialmente simbolico, soprattutto in un momento in cui si chiederà a ognuno di noi di spegnere perfino il termosifone.
Non sarà, infine, sfuggito nemmeno il «disappunto» di Palazzo Chigi: Mario Draghi non ha gradito la mossa. Dimostra come minimo coerenza: molti tendono a dimenticare che il premier aveva rinunciato - e senza sbandierarlo - a qualsiasi forma di retribuzione, che peraltro per il presidente del Consiglio sarebbe di 80mila euro, un terzo dei 240mila massimi previsti per i dirigenti della Pubblica amministrazione.
Insomma, da un anno e mezzo Draghi lavora e accetta critiche gratis. Sempre a titolo gratuito è stato messo alla berlina di fronte al consesso internazionale quando una crisi surreale ha messo fine al suo governo. Adesso è tutto chiaro: Mario Draghi è un lusso che questo Paese non può permettersi...