«Uniti vince Parma»

Il centrosinistra dà l'ok a Guerra. Oggi il faccia a faccia con i partiti

Pierluigi Dallapina

Ma Lavagetto, in un post, torna a pretendere discontinuità

È Guerra. Dopo mesi di trattative, incontri e scontri, la coalizione di centrosinistra «Uniti vince Parma» ha deciso: il suo candidato sindaco sarà Michele Guerra. L'ultima parola però spetta al diretto interessato, che nelle prossime ore – a quanto pare il faccia a faccia si terrà oggi stesso – incontrerà una delegazione dei partiti. Ma la strada sembra segnata. L'ultimo via libera  è arrivato ieri, quando i partiti della coalizione si sono riuniti al Cubo. 

«Uniti Vince Parma accoglie la disponibilità di Michele Guerra a candidarsi a guida della coalizione di centro sinistra, civica, progressista e riformista, come sindaco della città di Parma», si legge nella nota di poche righe diramata al termine del tavolo. «Nelle prossime ore la coalizione incontrerà Michele Guerra per un riscontro sul merito dei principali temi concreti e caratterizzanti la proposta di governo della città, a partire dal documento programmatico elaborato durante il lavoro degli ultimi mesi».  

Gli ultimi a dire sì all'ipotesi Guerra sono stati quelli del Pd: venerdì sera l'assemblea comunale era iniziata con la proposta, della consigliera comunale Daria Jacopozzi, di provare a candidare Meuccio Berselli. Ma a notte fonda l'assemblea ha chiesto al segretario cittadino Michele Vanolli di sedersi al tavolo del centrosinistra e di portare avanti la candidatura unitaria. Tenendo però alta la bandiera del Pd. Alla fine la coalizione ha scelto Guerra. Per ora lui non parla, in attesa del faccia a faccia con i partiti.

A parlare, o meglio, a scrivere, è il capogruppo in consiglio comunale Lorenzo Lavagetto. Colui che anche durante l'ultima assemblea Pd ha ricordato il suo no all'alleanza con Effetto Parma - il movimento a cui lui fa opposizione da cinque anni - buttando lì una frase poco rassicurante: «Quello che farò da un punto di vista personale si vedrà. Mi riservo di decidere ogni mio eventuale coinvolgimento».

In un post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook Lavagetto prova a chiarire la sua posizione. «A chi dice che bisognava uscire con una proposta alternativa dico che ho scelto di rimanere dentro il Pd che rimane il mio partito e in politica se non ci sei le tue ragioni non trovano voce». Riferendosi poi a Guerra invoca discontinuità rispetto all'azione della giunta. «Dovrà dar peso a quanto fatto dai nostri gruppi e le nostre posizioni in particolare sull'idea di sviluppo della città». Chissà se Guerra sarà così pronto a sconfessare gli ultimi cinque anni di amministrazione Pizzarotti.