VERSO IL BALLOTTAGGIO

12TvParma: primo faccia a faccia Guerra-Vignali. Il confronto si infiamma su sicurezza e rifiuti

Tanti temi sul tavolo: dalle infrastrutture alle piste ciclabili, dalla Cittadella alla cultura

Pietro Vignali e Michele Guerra si sono affrontati in un faccia a faccia nel corso di Parma Europa su 12TvParma. In studio, con il direttore di 12TvParma Pietro Adrasto Ferraguti, il vice direttore della Gazzetta di Parma Stefano Pileri.

Molto fair play fra i due candidati che si affronteranno al ballottaggio il 26 giugno, ma anche prime scintille, soprattutto su sicurezza, rifiuti, Cittadella e asili. Sulla Gazzetta tutti i particolari del confronto

Michele Guerra non ha nascosto la sua soddisfazione: "Abbiamo ottenuto un dato addirittura superiore a quello previsto dagli exit poll. Evidentemente il modello di città futura che abbiamo proposto è piaciuto ai parmigiani. La coalizione è stata coesa e tutte le formazioni si sentono a loro agio. Non era scontato. Oggi c'è quella compattezza che è la nostra forza e sulla quale abbiamo scommesso. L'astensionismo è una ferita nella campagna elettorale, che era già stata colpita dall'esclusione della Canova e della Roberti. La partecipazione è la chiave del futuro. Per il ballottaggio sarà importante il campo di sinistra al quale guardiamo con molto interesse: parlo dei Verdi e di Potere al Popolo che hanno ottenuto ottimi risultati. Anche l'elettorato della Canova e dalla Roberti deve sentirsi vicino a noi. Abbiamo sentito posizioni forti da Calenda e da Civiltà Parmigiana che hanno detto di non volersi schierare con centro destra. E' in gioco il futuro di Parma".

Pietro Vignali non nasconde il disappunto: "Evidentemente ha pesato la divisione del fronte alternativo alla sinistra che ha disorientato l'elettorato. E' un dato che deve far riflettere anche in chiave nazionale. Mi ha particolarmente colpito il risultato positivo della mia lista personale. Una lista appena nata che ha avuto successo perché ho partecipato nei quartieri ai problemi della gente. Gli stessi che c'erano 10 anni fa. Ho riscontrato anche l'entusiasmo dei parmigiani che vogliono far tornare Parma come 10 anni fa. Per il ballottaggio ci rivolgeremo a tutti i candidati esclusi a partire da Costi che ha fatto una bellissima campagna elettorale, ma soprattutto ci rivolgeremo a chi non è andato a votare".

Verso il ballottaggio

Un candidato in difesa del vantaggio, l’altro che deve cercare una rimonta che sarebbe clamorosa. Il giorno dopo lo scrutinio Parma si comincia, con i colloqui fra le varie forze politiche, a preparare il ballottaggio dove il candidato del centrosinistra, Michele Guerra, forte del 44% preso al primo turno, non può che partire con i favori del pronostico. Il suo avversario, l’ex sindaco Pietro Vignali, sostenuto da Forza Italia e Lega, si è infatti fermato al 21%. In linea teorica può contare sul 7,5% preso dal candidato di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi, anche se nel centrodestra, al momento, non si è parlato di apparentamenti formali: per farlo, nel caso, c'è tempo fino a domenica.

Sempre in linea teorica, è molto più vasto il bacino dove potrebbe pescare Guerra: Dario Costi, candidato civico sostenuto anche da Carlo Calenda, ha preso un non trascurabile 13%: nella prossima consiliatura sarà all’opposizione, ma dalle prime dichiarazioni post voto è evidente che sia lui, sia il suo elettorato, guardano con maggiore benevolenza a Guerra che non a Vignali. Come pure i due candidati di Europa Verde e Potere al Popolo/Rifondazione, che hanno entrambi superato lo sbarramento dell’3%, mettendo insieme l’8%: elettori che, se andranno a votare al secondo turno, difficilmente voteranno per il candidato del centrodestra.

Sulla Gazzetta di Parma tutti i retroscena e nuovi particolari sulla corsa testa a testa fra i due candidati sindaci rimasti in gara.