verso le elezioni
Bonaccini: "Non è possibile allearsi con il M5S"
In vista delle prossime consultazioni politiche «non basta l’Agenda Draghi anche perchè era condivisa da una coalizione di forze che si contrapporranno alle prossime elezioni ma di certo gli italiani ricorderanno bene che chi ha mandato a casa Draghi sono stati Conte, Salvini e Berlusconi e, da questo punto di vista, siccome due terzi degli italiani apprezzavano quello che Mario Draghi stava facendo una ragione se la faranno». Lo ha detto, intervenendo al Tg4, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Ad ogni modo, ha osservato, «siccome il Partito Democratico è il partito che ha sostenuto più di tutti lealmente Mario Draghi è giusto riconoscere e dire che parte del programma che è stato portato avanti e che doveva essere completato, deve essere una delle basi di partenza della proposta per l’Italia che vogliamo. Non contro qualcuno - ha aggiunto Bonaccini - ma per fare un Paese che possa superare i grandi problemi internazionali che ci sono, stare convintamente in Europa, puntare decisamente sulla transizione ecologica e digitale».
Nei partiti serve profondo rinnovamento
Nel mondo della politica «io penso, e lo dico al mio partito, che servirebbe un profondo rinnovamento. E soprattutto che quelli che si ritengono legittimamente leader vadano a prendere i voti sul territorio. Serve, certamente, anche gente nuova ma serve prima di tutto gente competente che sappia, quando va in Parlamento, cosa fa e soprattutto che abbia un consenso vero nei rapporti con i cittadini e con il proprio territorio che è anche il meccanismo per rendere la politica un pò più apprezzata». Lo ha detto, intervenendo al Tg4, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Non è possibile allearsi con il M5S
«Dovremo fare a meno del Movimento 5 Stelle perchè cosa fatta capo ha e non è possibile allearsi con chi ha cercato di mandarti a casa. Adesso dobbiamo costruire una alleanza di centrosinistra che a mio parere, come succede in Emilia-Romagna da sette anni, va, in questo caso, da Renzi e Calenda fino a Elly Schlein e che si contrapponga a questa destra che non vede nulla di centrodestra: Salvini e Meloni in Europa stanno con l’estrema destra non con i conservatori». Lo ha detto, intervenendo al Tg4, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
«Il Movimento 5 Stelle - ha argomentato - ha fatto tutto da solo, Conte ha fatto come un giocatore che vine espulso dal campo, manda a quel paese il proprio allenatore, lascia la propria squadra in dieci e permette agli avversari di vincere la partita e segnare due goal. Non è che la volta dopo ti tolgono la squalifica».
Il leader pentastellato, ha proseguito il presidente emiliano-romagnolo, «ha voluto abbandonare il campo di sostegno al Governo Draghi,, ha rianimato Salvini che era in un angolo abbastanza debole e veniva da insuccessi più che successi ed è tornato a metterlo al centro della scena. E’ caduto il Governo Draghi - ha argomentato ancora Bonaccini - che credo in Italia due italiani su tre non avrebbero mai voluto vedere in un momento così complicato e quindi dovremo fare a meno del Movimento 5 Stelle che, a mio parere, poteva essere un alleato naturale una volta che negli ultimi tempi aveva scelto l’Europa e la coalizione del centrosinistra».
"La Meloni eviti il vittimismo"
In vista delle elezioni politiche «noi dobbiamo parlare dell’Italia e non contro qualcuno. Vorrei però che Giorgia Meloni evitasse un vittimismo che non credevo le appartenesse e invece ultimamente, ogni giorno, richiama ad attacchi reali o presunti. Proviamo a mettere da parte il vittimismo e confrontiamoci sui programmi, su questo sono d’accordissimo». Lo ha detto, intervenendo al Tg4, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
«Condivido che non si debba immaginare una campagna elettorale nella quale dobbiamo agitare lo spauracchio unicamente della destra - osserva - e, soprattutto, non credo che gli italiani li convinciamo se diciamo che sono scarsi gli avversari. Noi - argomenta riferendosi al Pd e al centrosinistra - dobbiamo indicare un programma per l’Italia alternativo a quello di questa destra che è una destra che ha poco di liberale o popolare anche perchè i due leader, Salvini e Meloni, appartengono a forze politiche che in Europa non stanno con i popolari o i conservatori ma stanno con l’estrema destra».
Ad ogni modo, ha aggiunto parlando della sua vittoria alle ultime elezioni regionali contro l’esponente della Lega, Lucia Borgonzoni, fortemente sostenuta dal segretario del Carroccio, «quando ho battuto Salvini io non mi sono mai permesso di gettare fango o di parlare di loro,. iIo - ha concluso Bonaccini - mi occupavo dell’Emilia-Romagna perchè credevo di avere un programma migliore di quello degli avversari che, per quanto mi riguarda, non vanno mai demonizzati». (