Ragazza scomparsa a Novellara, il padre: "E' viva, l'ho sentita". Arretstao un cugino
«Mia figlia Saman è viva, l’ho sentita l’altro ieri. E’ in Belgio e sta bene. Il 10 giugno torno in Italia e spiego tutto ai carabinieri».
Lo ha detto Shabbar Abbas, il padre di Saman, indagato per omicidio dalla procura di Reggio Emilia dopo la scomparsa della figlia che si era opposta a un matrimonio combinato. L’uomo è stato raggiunto telefonicamente dal 'Resto del Carlinò di Reggio Emilia in Pakistan, dove si trova dall’inizio di maggio.
Nella telefonata con il Resto del Carlino, Shabbar Abbas ha poi negato che la figlia abbia un cellulare con sè. «L'ho sentita su Instgram - se volete provo a dirle di chamarvi, ma non so... Anche lei è preoccupata, quando l'ho sentita pure lei aveva visto le notizie su Facebook. E le ho detto di tornare in Italia per raccontare tutto. Lei era già andata in Belgio un’altra volta, l’anno scorso. Non so se torna».
Saman, in effetti, si era rifugiata in Belgio già una volta, nel 2020, sempre per sfuggire al matrimonio combinato. «Non è un mio parente quello che la ospita - ha detto ancora il padre, senza fornire altri dettagli, nè un contatto diretto con Saman - E' un ragazzo che sta a Bruxelles».
Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, la ragazza reggiana di origine pakistana scomparsa dopo che si era opposta alle nozze combinate, è stato arrestato ieri a Nimes, dalla polizia francese, dopo che era stato identificato e che su di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo. E' stato fermato mentre, a bordo di un autobus, stava cercando di raggiungere la Francia. Domani saranno avviate le procedure per l’estradizione, ma gli inquirenti reggiani non escludono una trasferta in Francia per sentirlo immediatamente.
I carabinieri, che conducono le indagini, hanno scoperto che il giovane pakistano, individuato insieme ai familiari nei video di sorveglianza che hanno innescato l’ipotesi di un omicidio, era in Francia. Con la collaborazione del servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale (Scip), il giovane è stato individuato e bloccato a Nimes, nel sud della Francia, il 21 maggio, su un autobus di linea partito da Parigi e diretto a Barcellona, probabilmente per raggiungere alcuni parenti in Spagna. Non essendo in regola con i documenti di soggiorno, è stato trattenuto in un centro di identificazione.
Nel frattempo le indagini hanno stretto il cerchio anche su di lui ed è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè ritenuto responsabile, in concorso, dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della ragazza. Tre degli altri quattro indagati (i genitori e lo zio della ragazza) sono in Pakistan, mentre l’altro cugino è ancora irreperibile. Dalle sue parole gli inquirenti si augurano di far luce su qualcuno dei tanti punti oscuri che caratterizzano questa storia.
Sono ricominciate intorno alle 10 le ricerche nei dintorni della cascina che fa parte dell’azienda agricola dove lavorava la famiglia di Saman Abbas, la ragazza di 18 anni scomparsa dopo che si era opposta a un matrimonio combinato.
Nelle operazioni, coordinate da procura e carabinieri, saranno oggi in particolare ispezionate le serre e campi dell’azienda che produce principalmente cocomeri. I vigili del fuoco, invece, scandaglieranno altri canali che ieri sono stati svuotati grazie alla collaborazione dell’autorità di bonifica.