Strage di Bologna: parla Galletti, i famigliari escono dall'aula
L’associazione dei familiari delle vittime della Strage della stazione di Bologna ha lasciato l'aula del consiglio comunale di Bologna prima che il ministro Gian Luca Galletti, in rappresentanza del Governo, prendesse la parola. «Non abbiamo niente contro Galletti - ha detto il presidente Paolo Bolognesi - ma rappresenta un governo scorretto».
BOLOGNESI: "COSTRETTI A USCIRE". «E' una scelta che cerchi di non fare, però qui si è costretti. Noi abbiamo una tradizione democratica, se no invece che fare l’Associazione dei familiari delle vittime facevamo qualcos'altro. E’ un’associazione che rispetta le istituzioni, però le istituzioni non ci rispettano». Così il presidente dell’associazione dei familiari delle Vittime della Strage di Bologna Paolo Bolognesi, parlando dal cortile di Palazzo D’Accursio, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto della scelta di uscire dall’aula del consiglio per protesta prima dell’intervento del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Il consiglio dell’Associazione, ha aggiunto Bolognesi, è stato «unito nel prendere la decisione».
I familiari delle vittime, riconoscibili dalla tradizionale gerbera bianca appuntata al petto, sono usciti in modo composto e silenzioso dall’aula del Consiglio comunale, guidati dal loro presidente. Poi si sono raggruppati nel cortile del Palazzo comunale, in attesa di formare il corteo diretto verso la Stazione ferroviaria.
GALLETTI: "POSSO COMPRENDERE MA SI CONTINUA A LAVORARE PER DARE RISPOSTE". «Posso comprendere l'insoddisfazione dei familiari, sappiamo che la strada è ancora lunga, ma si sta continuando a lavorare per dare risposte e si sono fatti dei passi avanti». Così, nell’aula del Consiglio comunale di Bologna, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha risposto ai familiari dell’Associazione delle vittime della strage che hanno lasciato l’aula prima del suo intervento. «Conosco bene le richieste dell’associazione nei confronti della presidenza del Consiglio - ha detto Galletti - penso al tema della declassificazione degli atti e alle questioni relative ai benefici assistenziali e previdenziali. La desecretazione è un processo lungo, sono stati fatti alcuni passi avanti, sta per completarsi il trasferimento degli atti all’archivio centrale, sono state trovate le risorse, ci sono certamente altri ostacoli da superare, ma dobbiamo andare avanti. Anche sulle tutele previdenziali alcuni passi sono stati fatti, ma sappiamo che non basta».
"LO STATO HA UN DEBITO DA ONORARE". «Lo Stato ha ancora un debito da onorare nei confronti di chi ha chiesto la verità, questo non può esimerci a porre rimedio alle questioni ancora aperte». Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha parlato, in occasione del 37/o anniversario della strage della stazione di Bologna.
«Ricordiamo - ha detto Galletti - uno dei momenti più dolorosi per tutti noi, ricordo con rispetto e commozione il dolore di 85 famiglie e dei 200 feriti, al loro sacrificio ci inchiniamo tutti noi bolognesi e italiani. E’ una ferita ancora visibile, noi bolognesi la portiamo dentro di noi, è impossibile dimenticarla o nasconderla. La giustizia è andata avanti ed è arrivata a delle conclusioni, sono state le mani dei neofascisti a eseguire materialmente la strage, ma lo Stato ha ancora un debito da onorare nei confronti di chi chiede la verità».