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Silk-Faw: anche il Comune di Reggio, dopo la Regione, cancella l'accordo per costruire la fabbrica delle supercar elettriche

Il Comune di Reggio Emilia cancella l’accordo di ampliamento con Silk-Faw per l’area industriale di Gavassa-Prato dove la joint venture sino-americana delle hypercar elettriche di lusso sportive aveva promesso di costruire un mega polo produttivo salvo poi non andare neppure mai a rogito per il terreno. Dopo la risoluzione dell’accordo siglato ieri dalla Regione Emilia-Romagna contestualmente alla revoca dei fondi pubblici da 4,5 milioni di euro, oggi anche il Comune di Reggio Emilia chiude ogni porta al progetto seppure l’azienda continui a insistere.


«Non è successo niente, per noi non cambia nulla. Abbiamo provato il matrimonio, ma non ci siamo sposati. Il progetto, però, resta in piedi: senza l’accordo con la Regione cambieremo il layout dello stabilimento e ci adegueremo alle norme urbanistiche in vigore. Nessuno ci impedisce una compravendita tra privati per il terreno. Noi andiamo avanti», ha detto a Qn-Carlino l’amministratore delegato di Silk-Faw, Giovanni Lamorte.

«A seguito della rinuncia da parte di Silk Faw ai termini dell’accordo sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna in merito al bando di insediamento e sviluppo, nonchè considerata l'assenza a tutt'oggi degli atti relativi alla definitiva acquisizione dell’area di insediamento industriale - recita una nota del municipio reggiano - abbiamo già proceduto a convocare per i primi giorni di aprile la Conferenza dei Servizi conclusiva, che prenderà atto della mancanza delle condizioni originali che avevano portato alla definizione dell’Accordo di programma fra gli enti territoriali e la società. Questo comporterà - la cancellazione dell’ampliamento previsto per l'area industriale di Gavassa-Prato, pari a circa 79mila metri quadrati».