emergenza
Maltempo in Emilia Romagna: la Regione stima danni per un miliardo
I danni stimati dell’alluvione in Emilia-Romagna ammontano già «a circa un miliardo di euro» e per fare fronte all’emergenza «abbiamo chiesto e chiederemo nuove risorse allo Stato centrale». Lo ha detto la vice presidente della Regione Emilia-Romagna con delega all’Ambiente e alla Protezione civile, Irene Priolo, nel corso del suo intervento davanti all’Assemblea legislativa in cui ha parlato dell’alluvione che ha colpito le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Modena. Prima della relazione e del dibattito, l’aula ha osservato un minuto di silenzio per le 2 vittime dell’alluvione.
In vista della nuova ondata di maltempo che da domani si abbatterà sull'Emilia-Romagna, la Regione è pronta «anche in via preventiva» ad effettuare «nuove evacuazioni che si renderanno necessarie», ha aggiunto Priolo che ha ricordato come il presidente della Regione Stefano Bonaccini sia stato nominato come commissario straordinario all’emergenza. «E' scesa in 36 ore una quantità di acqua molto ingente tanto che si può affermare che tanta acqua così nella storia non era mai caduta da quando si fanno le rilevazioni - ha precisato Priolo -, 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente: la Protezione civile e la Regione si sono mosse subito, abbiamo oltre 200 frane in Appennino».
L'Aipo: "Tane profonde sugli argini dei fiumi Lamone e Senio"
Sugli argini di Lamone e Senio, i fiumi che esondando hanno provocato danni nel Ravennate, sono state trovate numerose e profonde tane, con gallerie anche più lunghe di 3-4 metri. Lo spiega Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) dopo un monitoraggio dei tecnici specializzati, coordinati dal direttore Gianluca Zanichelli e dal dirigente Massimo Valente con lo staff tecnico geologico ed idraulico dell’Agenzia. Le tane «hanno senza dubbio incrementato i livelli di fragilità delle strutture arginali», hanno detto Zanichelli e Valente.