Maltempo in Romagna

9 morti. Oltre 13mila evacuati. F1: annullato il Gp di Imola - Video : una collina tra Forlì e Cesena si sgretola - Video choc: l'A14 trasformata in un fiume

Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d’acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, fra la serata di ieri e la mattina di oggi hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone della Romagna. E’ finita sott'acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati, compresa Bologna. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case.

Sono morte nove persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata in mattinata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore.

Moltissimi evacuati, tra cui 3mila a Bologna, 5 mila a Faenza e 5 mila nel Ravennate, ma il numero è destinato a crescere. A Faenza in particolare, la pioggia incessante rende complicati anche i soccorsi. Si attende un’attenuazione della perturbazione nel pomeriggio. 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini. 

Musumeci: "Aggiungeremo 20 milioni di euro ai 10 già stanziati per l'emergenza"

«La proposta che porterò la consiglio dei ministri è di un’ulteriore risorsa a disposizione della Emilia Romagna di 20 milioni di euro, una somma che si aggiunge si 10 milioni già deliberati il 4 maggio». Così il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci in conferenza stampa nella sede del Dipartimento, sottolineando che ci sarà un’estensione alla provincia di Rimini dello stato d’emergenza già deliberato due settimane fa.

Le modifiche alla viabilità ferroviaria in Emilia

Proseguiranno anche per l’intera giornata di domani 18 maggio la riduzione del numero di corse, le deviazioni e i rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e regionali che percorrono le linee AV e convenzionale fra Firenze e Bologna. Rallentamenti e cancellazioni si ripercuoteranno tuttavia su tutta la circolazione lungo la dorsale nord-sud, sull'asse Milano-Roma e Venezia-Roma. La riprogrammazione si rende necessaria per gli effetti anche sulle infrastrutture ferroviarie del forte maltempo e degli allagamenti che continuano a interessare tutta l’area fra Emilia-Romagna, Marche e Toscana.  A causa delle difficoltà generate dal perdurare del maltempo, la riattivazione della circolazione ferroviaria sull’intera tratta tra Bologna e Rimini (linea Adriatica) è prevista al momento per le 6.00 di lunedì 22 maggioDa domani 18 maggio saranno riattivate le corse del Servizio Ferroviario Metropolitano fra Bologna e Imola (e viceversa).

Dalle ore 17.00 è ripresa con alcuni rallentamenti la circolazione sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta. Riattivata la circolazione anche tra Firenze e Marradi.

Al momento non è possibile fare nessuna previsione di riattivazione per le altre linee dove la circolazione è interrotta: Bologna-Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza-Marradi.

Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza. Sarà assicurata parte dell’offerta dei treni Intercity notte che seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Terontola-Falconara-Ancona-Lecce. Sulla linea Av Trenitalia ha utilizzato treni in doppia composizione per garantire più posti ai viaggiatori, in considerazione della necessaria riduzione di corse.

Tutte le strutture di RFI e Trenitalia sono in continuo contatto con le Autorità competenti per adottare ogni misura per garantire la massima sicurezza della circolazione ferroviaria e ridurre gli inevitabili disagi ai passeggeri, anche con la più ampia e tempestiva informazione e assistenza possibile. Sono oltre 230 i tecnici di RFI al lavoro per il monitoraggio della rete e per l’assistenza nelle stazioni, oltre 560 le persone di Trenitalia e Trenitalia Tper impegnate per assistere i viaggiatori nelle stazioni e a bordo treno.  Potenziata anche l’assistenza in modalità telematica attraverso sms, mail, app Trenitalia e siti web di rfi.it, trenitalia.com e trenitalia tper.it

La F1 ha ufficializzato la scelta di annullare il Gp dell’Emilia Romagna, in programma a Imola nel fine settimana, a seguito dell’alluvione che ha colpito la regione. «La decisione - annuncia F1 sul suo profilo twitter - è stata presa per la sicurezza dei tifosi e dei team. Non è giusto provocare ulteriori pressioni sulle autorità locali e sulle forze impegnate nell’emergenza».

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Una collina tra Forlì e Cesena si sgretola

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L'impressionante video: l'A14 tra Forlì e Faenza è diventata un fiume

Allagamenti e frane

Questi i 37 comuni con allagamenti diffusi: Bagnacavallo, Bologna, Brisighella, Budrio, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cesena, Cesenatico, Conselice, Cotignola, Faenza, Forlì, Imola, Medicina, Molinella, Mordano,  Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo, Riolo Terme, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Riccione, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Russi, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Gambettola, Santarcangelo di Romagna, Meldola, Lugo, San Lazzaro di Savena.

 

Oltre 250 le frane di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni: provincia di Bologna: Ventasso, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Lama Mocogno, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi e Montese.
provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia.
provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana.
provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. 3 in provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria. 3 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme.
 

La situazione dei fiumi e corsi d’acqua

Sono 21 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi e Rigossa.  

Altri 23 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Rubicone, Idice, Ronco, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Gaiana, Fiumi Uniti.

Nelle ultime 24 ore sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia sopra l’Emilia-Romagna, con intensità massime nella fascia tra Monghidoro, Civitella di Romagna e Castrocaro Terme. «La peculiarità dell’evento, che è stato classificato come estremo in base ai dati degli ultimi 20 anni, è che sta insistendo nella stessa area già colpita due settimane fa», dice all’ANSA Paola Salvati, ricercatrice dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. «Vuol dire che i terreni erano già saturi e dunque non hanno potuto assorbire l’acqua in eccesso, che scorrendo in superficie ha aggravato le piene di tutti i fiumi». Il maltempo si estende fino alla Marche, testimoniando il suo carattere di eccezionalità anche dal punto di vista dell’estensione spaziale. «Purtroppo, le zone colpite sono caratterizzate da un’elevata predisposizione al dissesto idrogeologico - aggiunge Salvati - ed essendo già sottoposte a forte stress hanno favorito frane diffuse».

Una vittima e' stata trascinata dalla piena per 20 km. E' della moglie dell’uomo sui 70 anni morto, nella notte, a Ronta di Cesena, zona colpita dall’esondazione del fiume Savio, il corpo della donna rinvenuto in mattinata sulla spiaggia di Zadina, sul litorale nord, di Cesenatico. La donna risultava dispersa dalla tarda serata di ieri. Il cadavere è stato trascinato dalla corrente impetuosa del fiume Savio: tra Ronta di Cesena e Cesenatico ci sono circa 20 chilometri di distanza. La coppia potrebbe essere uscita di casa per andare nella vicina azienda agricola da loro gestita e attiva nella produzione e raccolta di erbe aromatiche spezie e fiori alimentari.

«Sono 50mila gli utenti rimasti senza energia elettrica: 270 unità dell’Enel sono al lavoro per ripristinare il servizio che rimane legato alle condizioni atmosferiche, perchè nelle cabine non si interviene se c'è presenza di acqua, come purtroppo continua ad esserci. Sono invece 100mila utenti mobili privi di servizio e 10mila utenti fissi. In Emilia Romagna il traffico ferroviario regionale è tutto bloccato, continua invece a funzionare il traffico sulle tratte nazionali e quello sull'alta velocità». Così il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.

«Sono 24 i Comuni allagati, tutti i fiumi dell’Emilia Romagna hanno purtroppo registrato la tracimazione e quindi hano sfiancato la arginatura, determinando l'esondazione. La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore». Così il minisro della Protezione Civile, Nello Musumeci, in merito alla situazione del maltempo in Emilia Romagna.  

Sono circa 500 le persone che risultano isolate in Alto Mugello (Firenze), sull'Appennino tosco-romagnolo, a cause delle frane e degli smottamenti che stanno interessando il territorio da ieri a causa delle forti piogge, tra i comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio. E’ quanto si apprende dalla Città metropolitana la cui protezione civile è al lavoro nella zona.
Circa 80-90 le persone che risultano isolate a Coniale, 200 quelle a Piancaldoli un’altra decina a Bordignano, 200 a Piancaldoli (parzialmente raggiungibile), dove è stato operato un soccorso sanitario, oltre ad altre località e case sparse. «Si tengono in ogni caso i contatti con la popolazione» si precisa. La viabilità, si spiega, è «pericolosamente interferita e alcune frane non sono nell’immediato ripristinabili. In azione gli operatori della Protezione civile e della viabilità della Città Metropolitana di Firenze».

Una ragazzina scende dal gommone, sollevata è presa in braccio da un operatore del soccorso, e può abbracciare i familiari che la aspettano dove l’acqua finisce. E' uno dei tanti momenti di salvataggio nella mattina di Faenza: via Lapi è interrotta a metà dall’esondazione del Lamone e proseguendo è sommersa almeno un metro. «Stiamo aspettando che torni la barca, sono andati a cercare i nostri parenti», spiega una donna a una pattuglia dei carabinieri. «Meglio se vi spostate, ci hanno segnalato che il fiume ha ripreso a crescere» la risposta dei militari. Due ragazzi escono da una strada laterale portando via due gatti in contenitori di plastica. «Io abito al terzo piano e il mio cane è rimasto lì da ieri» dice un’altra donna. «Io ero fuori quando è arrivata l’acqua, sono rimasta fuori».

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L'acqua fin dentro le case: le immagini dei soccorsi

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Il forte maltempo e gli allagamenti che continuano a interessare tutta l'area fra Emilia-Romagna, Marche e Toscana, stanno causando la riduzione delle corse e rallentamenti ai treni alta velocità, Intercity e regionali che percorrono le linee AV e convenzionale fra Firenze e Bologna. La circolazione resta sospesa inoltre sulle linee Bologna – Rimini, Bologna – Ravenna , Ferrara - Ravenna – Rimini, Faenza – Ravenna, Faenza - Borgo San Lorenzo e Bologna - Porretta.  Per la giornata di oggi è stata prorogata l'allerta rossa in tutta la zona e le attuali condizioni non permettono la prosecuzione del viaggio con altri mezzi. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. È possibile rinunciare o riprogrammare il viaggio. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilità di RFI e di TRENITALIA.

 Il fiume Savena ha esondato a Rastignano, nel Bolognese, poco prima dl Ponte di Ferro, è crollata anche una parte della fondovalle Savena, sempre nella stessa zona. Su via Andrea Costa, a Rastignano, la polizia locale sta invitando le persone a uscire dalle case, ma c'è qualche resistenza e non c'è ancora un ordine di evacuazione. L'acqua nel frattempo continua lentamente a salire e il Ponte di Ferro si sta riempiendo sempre più di detriti.

«Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma ptrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare». Così a Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Sono 14 i fiumi esondati in Emilia-Romagna fra ieri sera e le prime ore di stamani. Si tratta di Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento. Allagamenti diffusi in 23 comuni. Secondo la Protezione civile resta altissima anche l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

«Da quando hanno dato l’allarme, verso le 21, l’acqua è arrivata in dieci minuti. E’ salita fin quasi al primo piano in un attimo». E’ il racconto della notte da incubo di una giovane donna di Faenza, che risiede nella zona delle vecchie mura, a circa trecento metri dal fiume Lamone che è esondato. «Una mia vicina era sola in casa con quattro figli piccoli, chiamava i soccorsi e non arrivava nessuno. Siamo stati con loro tutta la notte, in pigiama. I bimbi piangevano. Un disastro».

Faenza si risveglia sommersa da acqua e fango. Non è arrivata l’alba questa mattina a Faenza. La città della provincia di Ravenna colpita nella notte dall’alluvione del Lamone si è svegliata nel silenzio. E sotto la pioggia incessante che prosegue oramai da oltre 24 ore flagellando la Romagna e il Bolognese, e provocando almeno due vittime e un numero di dispersi ancora da quantificare. Nelle strade del centro cittadino molte attività sono chiuse, l'unico suono è quello degli elicotteri dei vigili del fuoco che sorvolano l’area, gli unici colori nel grigio del fango che ricopre molte strade sono le sirene dei mezzi di soccorso. L'acqua si è fermata a un centinaio di metri da piazza del Popolo, il cuore della città. «Adesso sta calando, il picco è stato questa notte verso le 3 - racconta un passante - ci sono case completamente allagate». L’esondazione del Lamone, diversamente da quanto avvenuto agli inizi di maggio, questa volta si è diretta anche verso la riva sinistra del fiume, quindi verso il centro cittadino. I danni sono incalcolabili.  Manca l’energia elettrica in varie zone di Faenza e molti hanno passato la notte dell’alluvione del Lamone cercando di illuminare con torce e candele. Nella città ci sono ancora problemi a comunicare e quindi a chiamare i soccorsi, con il campo dei telefoni cellulari spesso assente. Una zona molto colpita è quella delle vecchie mura, tra il centro e il fiume. Sulla stradina che ci passa sopra molti sono riusciti a mettere in salvo le proprie auto ma il quartiere sulla riva sinistra del Lamone è sommerso: macchine con i portelloni aperti, negozi con il livello che copre l’ingresso, persone affacciate alle finestre dei piani alti. I gommoni e le barche dei vigili e del fuoco sono gli unici mezzi che possono raggiungerle. 

Sta tornando in piena il Savio, speriamo che la piena non sia come quella di ieri e che si fermi prima ma non lo possiamo escludere perchè nell’alta valle, a Bagno di Romagna, sta piovendo in maniera copiosa da alcune ore». E’ quanto spiega, in una diretta sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca che invita i cittadini a «non abbassare la guardia».
«Il Savio - scandisce - non è l’unico osservato speciale. La situazione può tornare critica su tutto il territorio comunale visto che sono esondati molto corsi secondari». Quindi, prosegue Lattuca, occorre «abbandonare tassativamente gli scantinati e i seminterrati e abbandonate , se possibile anche i piani terra" portandosi «al piano superiore se si risiede vicino a corsi d’acqua o fossi che possono esondare». Anche perchè, ribadisce il primo cittadino cesenate «il Savio sta tornando in piena. Abbiamo delle forti precipitazioni nell’alta valle che stanno innalzando il livello del fiume: quindi massima allerta; ancora per oggi dobbiamo tenere alta l'attenzione, non possiamo in alcun modo abbassare la guardia e usare la massima prudenza».

Nella notte i fiumi hanno continuato a uscire dagli argini e l’acqua invade diverse aree della Romagna. A Bagnacavallo (Ravenna) il Lamone: «la situazione degli allagamenti sta rapidamente peggiorando in buona parte del territorio a seguito della rottura dell’argine a Boncellino e delle criticità sulla rete scolante», avvisa il Comune, spiegando che molte strade non sono percorribili e che si stanno verificando esondazioni anche sul fiume Senio in località Cotignola. Sono stati allestiti punti di accoglienza e la raccomandazione è di rimanere ai piani alti. Allagamenti anche a Castel Bolognese, con il Senio in paese.

Nel Cesenate, a causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sul territorio dalla giornata di ieri «al momento stanno pervenendo segnalazioni di esondazioni puntuali» dei fiumi Pisciatello a Ponte Pietra e Macerone; Dismano nella zona di Pievesestina e Cesuola nella zona Rio Eremo». E’ quanto scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca.
Inoltre, osserva, «continuano gli interventi di evacuazione da parte di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, sommozzatori e Soccorso alpino richiesti da famiglie interessate dall’allagamento parziale del piano terra della propria abitazione». Rivolgendosi alla cittadinanza, prosegue il primo cittadino cesenate, «ricordo la raccomandazione di tenervi lontani dai corsi d’acqua e abbandonare scantinati e piani terra. Il livello di piena del Savio previsto nelle prossime ore si stima più basso rispetto alla piena di ieri pomeriggio. Nelle prossime 6 ore - conclude - le precipitazioni saranno consistenti, pari a 30 millimetri».