Regione Emilia Romagna
Interrogazione di Gerace sull'accesso alla facoltà di Medicina e chirurgia: "Meglio il modello francese"
Il Consigliere Regionale Pasquale Gerace ha presentato un Question Time in Aula riguardante le modalità di accesso ai corsi universitari in Medicina e Chirurgia chiedendo conferma sull’eventuale coinvolgimento della Regione Emilia – Romagna nel percorso che sta effettuando il Senato sul tema.
Se la definizione da parte del Senato di un testo unificato dei disegni di legge relativi alla regolazione delle modalità di accesso ai corsi universitari in Medicina e Chirurgia rappresenta un passo significativo, tuttavia, Gerace ha sottolineato la necessità di garantire un equilibrio tra le esigenze degli studenti e quelle del sistema sanitario. Di fatto, il testo proposto propone il cosiddetto “modello francese”, che non prevede sbarramenti in ingresso per l’iscrizione iniziale ai corsi, ma verifiche successive attraverso una graduatoria nazionale.
Gerace si è soffermato sul fatto che “questa proposta potrebbe non rispondere appieno alle esigenze degli studenti e del sistema sanitario e non risolve adeguatamente il problema del numero chiuso, ma lo posticipa semplicemente di 6 mesi con il rischio di portare all’esclusione di studenti meritevoli e creare ulteriori disparità quando il nostro sistema sanitario ha invece assoluta necessità di professionisti e di una programmazione stabile”.
Tenendo conto anche della forte capacità di attrattività delle Università emiliano-romagnole, il Consigliere Pasquale Gerace ha quindi interrogato la Giunta regionale per sapere se e quale sia stato il grado di coinvolgimento della Regione o della Conferenza delle Regioni e Province Autonome nel percorso seguito dal Senato sull’ipotesi di modifica delle modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e la Regione, in risposta, si è impegnata a portare avanti la discussione in sede di Conferenza Stato-Regioni.
“Il nostro sistema sanitario ha assoluta necessità di professionisti e di una programmazione stabile” ha rimarcato Gerace e “la riforma dell’accesso a Medicina e Chirurgia è materia di grande delicatezza per la necessità di garantire diritto allo studio e formazione di qualità per il settore sanitario”. In conclusione, Gerace ha auspicato quindi che “nel nuovo modello di accesso ai corsi universitari sia previsto il coinvolgimento delle Regioni e delle università unitamente ad Ordine dei Medici e a tutte le associazioni e realtà di categoria”.