Politica
Regionali dell'Emilia Romagna, Elena Ugolini (che potrebbe essere la candidata "civica" del centrodestra): "Farò una proposta unitaria"
E' preside del liceo Malpighi di Bologna ed è stata sottosegretaria con il governo Monti. Bonaccini: "Va in una coalizione dominata da Fdi"
«Sono stata per due mesi in silenzio quando è uscito sui giornali il mio nome come possibile candidata alla presidenza della Regione e mi sono decisa a parlare solo ora perché ho capito che ci sono le condizioni per costruire un progetto civico che cambi il modo di pensare al governo della nostra Regione». Lo ha detto Elena Ugolini, preside del liceo Malpighi di Bologna, già sottosegretaria del Governo Monti, che nei giorni scorsi è stata indicata da notizie di stampa come ipotetica candidata per il centrodestra alle prossime regionali in Emilia-Romagna.
A margine di un’iniziativa della Camera penale contro i suicidi in carcere, in piazza Galvani a Bologna, Ugolini ha annunciato l’intenzione di scendere in campo con un progetto civico, senza riferimenti espliciti a forze che la sostengono. «Farò una proposta civica - ha detto - e se il Pd volesse aderire sarei felicissima. Bisogna vedere chi ha il coraggio di mettere in discussione alcuni metodi, processi e modalità di gestione del potere».
Bonaccini: "Va in una coalizione dominata da FdI"
«Io credo che una persona certamente perbene come lei, moderata, si infila, se sarà lei, in una coalizione dove la parte del leone la fa Fratelli d’Italia. E per una persona che si definisce giustamente moderata, stare in una coalizione dove la gran parte degli eletti saranno di FdI credo sia un bel problema». Lo ha detto il presidente uscente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, commentando l’ipotesi di candidatura dell’ex sottosegretaria Elena Ugolini per il centrodestra.
«Dopodiché - ha aggiunto Bonaccini - io credo soprattutto che non avere alcuna esperienza amministrativa in un Comune o in una Regione, per chi vuole guidare una regione come l’Emilia-Romagna sia un bel problema, perché l’esperienza di chi ha fatto o fa l'amministratore o l’amministratrice pubblica è il valore aggiunto che conta di più».
Per Bonaccini «il centrosinistra, per quello che ha saputo fare in questi anni, per quello che potrà fare, per la classe dirigente che può mettere in campo potrà fare bene». E d’altronde, «il fatto che FdI, che è il partito di gran lunga principale, non scelga un proprio candidato è perché sa che qui si parte rincorrendo e non c'è il clima di cinque anni fa».