carabinieri
Auto di lusso rubate nelle mete vip e rivendute a Dubai. Perquisizioni anche a Parma
Auto di lusso rubate tra Cortina d’Ampezzo, Forte dei Marmi e Viareggio, le mete frequentate dai vip. Poi venivano «ripulite» ad Anversa, in Belgio e successivamente venivano spedite in container diretti a Dubai, negli Emirati Arabi dove venivano rivendute. Era il modus operandi della banda smantellata dall’operazione internazionale «Palma» condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia che ha portato alla luce un giro di affari milionario di vetture rubate e poi riciclate. L'associazione a delinquere rubava in prevalenza Range Rover, Lexus e Toyota.
Gli indagati sono 24, tutte persone originarie dell’Est Europa - principalmente moldavi, ma anche russi, romeni e ucraini - di cui 14 colpite da misure cautelari (10 in carcere e quattro ai domiciliari), mentre sono stati eseguiti 9 arresti (6 in carcere e 3 ai domiciliari). Eseguite 16 perquisizioni domiciliari nelle province di Reggio Emilia, ma anche Parma, Cremona, Marbella e Anversa, con il rinvenimento tra Spagna e Italia di auto rubate, apparecchiature elettroniche per decodificare chiavi accensione e aprire le vetture, numerosi pc e telefoni cellulari ora al vaglio, circa 40.000 euro in contanti, 171.000 criptovalute corrispondenti a 146.000 euro rinvenute in un Exchange e ricondotte a un indagato. Disposto un sequestro preventivo per equivalente di beni per oltre due milioni.
L’operazione dei carabinieri reggiani si è svolta col supporto dei reparti territorialmente competenti della Guardia Civil spagnola - Uco (Unidad Central Operativa) e della Polizia Federale belga, sotto il coordinamento della Procura di Reggio Emilia (inchiesta guidata dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci e dal sostituto Francesco Rivabella Francia) e della Quinta Sezione del tribunale spagnolo di Marbella, col magistrato Laura Sanchez Diaz. All’operazione il supporto di Eurojust, il gruppo specializzato 'Ap Furtum' e Rete @ON, una rete finanziata dalla Commissione UE, diretta dalla Dia, la Direzione Investigativa Antimafia italiana.