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Sabato 06 Settembre 2025


Ambientalismo operaio e giustizia climatica – Seminario a Parma

Ambientalismo operaio e giustizia climatica – Seminario a Parma

È da ormai qualche mese che i movimenti per la giustizia climatica sono scesi per le strade di tutta Europa chiedono, pacificamente ma con fermezza, che i governi si rapportino al riscaldamento globale per ciò che in effetti è: una crisi senza precedenti che mette a rischio la vita umana per come l’abbiamo conosciuta fino a ora.
Tuttavia, la giustizia climatica non è un orizzonte dell’ultima ora: è da almeno quindici anni che organizzazioni e comunità si mobilitano ovunque affinché a pagare il conto della crisi ambientale siano coloro che maggiormente ne portano la responsabilità – multinazionali votate al profitto a ogni costo e governi del nord del mondo – e non chi ne subisce i danni pur avendo fatto poco o nulla per scatenarla. 
Il riscaldamento globale non è una tragica fatalità, e nemmeno la vendetta del pianeta nei confronti di un’astratta umanità: è piuttosto la manifestazione più palese e odiosa delle diseguaglianze sociali.
Questa attenzione al tema delle diseguaglianze rappresenta un ponte tra movimenti ecologisti e questione sociale generalmente intesa, e quindi anche tra ambientalismo e movimento operaio. 
A questi temi il Centro studi movimenti dedicherà una giornata di riflessione il prossimo venerdì 14 giugno. Tra le 10 e le 18, nell’Auditorium della Fondazione Matteo Bagnaresi, studiosi di rilievo nazionale e internazionale rifletteranno sia sulla storia italiana dell’ambientalismo operaio sia sull’emergere globale della giustizia climatica sia – soprattutto – sul terreno sul quale questi fenomeni apparentemente lontani potrebbero entrare in comunicazione. L’obiettivo è quello di elaborare una teoria politica della crisi ecologica contemporanea, una bussola che sappia orientare l’azione dei movimenti in questo tempo incerto eppure ricco di potenzialità inesplorate.

Ore 10,00-13,00 

Introduce e modera Salvo Torre (Università di Catania)

Laura Conti e l'ambientalismo operaio in Italia 
Stefania Barca (CES-Universidade de Coimbra)

L'ambientalismo operaio “visto da Seveso” 
Laura Centemeri (EHESS-Paris)

Una riforma sanitaria dal basso. (Dis)continuità tra la tutela della salute e la difesa dell'ambiente nell'iniziativa sindacale italiana (1968-1978)
Elena Davigo (Università di Firenze)

Il caso del petrolchimico di Manfredonia 
Giulia Malavasi (Società per l'Epidemiologia e la Prevenzione “Giulio A. Maccacaro” impresa sociale)

Discussione 

Pausa pranzo 

ore 15-18,30 

Introduce e modera Emanuele Leonardi (Centro studi movimenti)

I beni comuni nell'antropocene 
Marco Armiero (KTH-Stockholm)

Pluralizzare il capitalocene 
Maura Benegiamo (Collège d'études mondiales-FMSH)

Energy and the Left 
George Caffentzis (University of Southern Maine)

La decrescita e lo Stato
Giacomo D'Alisa (CES-Universidade de Coimbra)

Democrazia Ecologica 
Marco Deriu (Università di Parma)

Valore e natura 
Alice Dal Gobbo (Università di Trento)

Reincantare il mondo 
Silvia Federici (Hofstra University), 

L'Antropocene oltre il dualismo natura-politica 
Sergio Manghi (Università di Parma), 

Le nuove utopie 
Vincenza Pellegrino (Università di Parma), 

De-valorizzazione della natura e fine del lavoro
Luigi Pellizzoni (Università di Pisa)

Discussione

Info: centrostudimovimenti@gmail.com
 

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