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Domenica 07 Settembre 2025


Pietro Veneri dirige l'orchestra «Cupiditas»

Pietro Veneri dirige l'orchestra «Cupiditas»

Si chiude oggi al Teatro Magnani di Fidenza, il «Festival Beethoven», proposto dal GPM Marchetti in collaborazione con il Comune, per celebrare i 250 anni dalla nascita del grande compositore tedesco. 
Il terzo appuntamento prevede la Sinfonia n.5, in do minore op. 67, le cui prime note sono celeberrime anche nella cultura pop e il Triplo Concerto op.56. Protagonista del concerto, diretto dal maestro Pietro Veneri, l’orchestra sinfonica giovanile Cupiditas di Firenze che, proprio sotto la guida del direttore d’orchestra parmigiano, ha recentemente ottenuto un notevole successo nelle «Serate musicali» a Milano con Roberto Cappello solista al pianoforte.
 «La Quinta Sinfonia contiene, secondo Leonard Bernstein, un “principio di inevitabilità”, interessante immagine di una composizione che da sempre ha stimolato più d’una visione fantastica nel suo essere– spiega Veneri - Contrasti violenti si alternano a momenti più contenuti, ma costantemente ricchi di tensione, asciutti e per nulla enfatici, così come risultano i quattro movimenti. Da una nota, da un semplice inciso, forse il più famoso nella storia della musica, da un’armonia essenziale, si apre la sinfonia e da lì si sviluppa, attraverso un’architettura contrappuntistica chiarissima, percorrendola interamente e rendendola solida ed unitaria. Questa estrema concentrazione strutturale e tematica, è la cifra della grande efficacia espressiva della Quinta. Si può forse pensare che il periodo positivo dell’Illuminismo sia riflesso in questo capolavoro che principia nella tonalità di do minore, per sprigionare il suo finale pieno di luce in do maggiore. Un cambio di tonalità d’impianto da minore a maggiore è di per se un fatto innovativo, una rivoluzione che sarà ben sviluppata poi in epoca romantica». 
Seguirà il Triplo Concerto con Sofia Manvati al violino, Isa Trotta al pianoforte e Alessandro Mordacci al violoncello. «E’ sempre stato eseguito e considerato meno rispetto alle altre pagine sinfoniche di Beethoven - prosegue il maestro Veneri - Commissionato dall’Arciduca Rodolfo d’Asburgo, al quale Beethoven dava lezioni di pianoforte in quegli anni. La parte pianistica non è particolarmente impegnativa, forse per compiacere l’Arciduca, poco più che dilettante alla tastiera, mentre il violino e soprattutto il violoncello hanno una scrittura decisamente più complessa. Il trio dei solisti si sviluppa con un gusto divertente e brillante, mentre l’orchestra è permeata anche di un’intensità caratteristica dell’autore nel periodo di questa composizione, lo stesso della sinfonia “Eroica”. Il Triplo concerto è un brano molto piacevole, dove la fantasia di Beethoven domina con inconsueta positività, entusiasmando attraverso le varie dinamiche del primo movimento, proseguendo con un Largo molto poetico e chiudendo con un accattivante Rondò alla polacca». 
I biglietti costano 20 euro in posto unico numerato. Inizio alle 20.30. Per info 0524/ 517510.
 

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