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Dal 09 aprile 2014 - 20:30
Al 09 aprile 2014 - 23:30
Sarà Stefan Zenkl ad affrontare due impegnativi cicli di Lieder, stasera al Ridotto del Regio per il primo appuntamento della rassegna «Musica da Camera 2014», organizzato insieme a Teatro Due e dedicato a Claudio Abbado. Il giovane baritono austriaco interpreterà «Hölderlin Gesänge», op. 35a di György Kurtág e «Die Winterreise», op. 89, D. 911 di Franz Schubert, accompagnato al pianoforte da Annette Seiler. «Questi due cicli - spiega il baritono - non hanno in comune soltanto la lingua tedesca, ma anche la varietà di espressione. Entrambi i personaggi sono in situazioni estreme. Friedrich Hölderlin ha scritto questi poemi proprio al momento dell’aggravarsi dei suoi disturbi mentali, e anche il viandante di Schubert si trova su un’altalena di sentimenti».
La composizione di Kurtág è costituita da tredici canzoni, dodici delle quali scritte da Hölderlin e una da Paul Celan, mentre sono ventiquattro i Lieder che compongono il Winterreise schubertiano. «Alla fine dei cicli - prosegue Zenkl - entrambi i personaggi si arrendono al loro fato. Hölderlin chiude il proprio ciclo con la parola 'Pallaksch', un nonsense traducibile con 'Non seccarmi' mentre il viandante del Winterreise, viaggio d’inverno, alla fine del suo triste percorso non vede né incontra nessuno. Da un punto di vista musicale, invece, nella composizione di Kurtág (quasi interamente a cappella) contano soltanto la parola e il suono della mia voce. Questo purismo non si può ritrovare così direttamente in Schubert, con l’accompagnamento del pianoforte. Schubert esprime esattamente quello che sento: mentre canto i suoi Lieder riesco sempre a vedere delle immagini e spero di riuscirle a trasmettere anche al pubblico di Parma».
Zenkl ha iniziato gli studi sotto la guida di Leopold Spitzer alla Universität für Musik di Vienna e nel 2004 si è diplomato in canto e insegnamento alla Musikhochschule di Basilea con Kurt Widmer, prima di essere nominato solista principale della Kassel Staatsoper nella stagione 2011/12. «Il primo ricordo musicale - racconta il baritono - è quando da bambino ascoltavo le Cantate di Bach, la domenica mattina a colazione e anche adesso sono convinto che sia il dio della musica sacra. I Lied di Schubert credo che siano sempre piacevoli da cantare e la trilogia Mozart-Da Ponte è semplicemente splendida».
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