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Parma -

Domenica 07 Settembre 2025


Daniela Mazzucato: «Operetta eterno amore»

Daniela Mazzucato:  «Operetta eterno amore»
Il soprano: «E' il genere antesignano del musical, va affrontato con grande rispetto»

Brillante nella carriera e nel carattere, ironicamente «diva», Daniela Mazzucato si fa intervistare insieme al marito e compagno di lavoro Max Casotti prima delle prove di «Operetta eterno amore», con la regia di Alessandro Gilleri che andrà in scena giovedì all'Auditorium Paganini di Parma. L’incontro è accompagnato dall'eco della scomparsa di Carlo Bergonzi, naturale che le prime parole siano per lui. «Siamo addolorati perché è stato un grande artista e un grande tenore, ma anche una persona di una semplicità squisita», dice Daniela. «Anche se le nostre carriere non si sono mai incrociate veramente, posso ricordare di averlo incontrato tanti anni fa, quando interpretai Oscar in “Un Ballo in Maschera“, ed è stato un grande maestro. E’ un grande dispiacere, ma allo stesso tempo si può dire che ha avuto la carriera che tutti vorrebbero».
«Operetta eterno amore», cosa le piace di questo genere?
«L’operetta è un genere che non si può prendere alla leggera, anche se potrebbe sembrare una contraddizione. Va affrontata con grande rispetto, sia per se stessi che per ciò che il repertorio comporta perché è un genere molto difficile, è necessaria una buona presenza scenica, un’intonazione vocale particolare, una certa inclinazione alla danza»
Operetta versus musical potremmo dire...
«L’operetta è l’antesignana del musical, ma la differenza è che mentre nella prima trovi sempre dei contenuti musicali di alto spessore, qualcosa di importante da ricordare, questo non accade sempre nel musical. Non certo in quelli storici come “Cats” o “Kiss me Kate”, penso piuttosto a quelli sfornati oggi con un po' troppa fretta ad uso e consumo del pubblico più giovane, dove la sostanza musicale viene un po’ trascurata. Spesso si trovano ragazzi bravissimi e preparatissimi ma non contenuti abbastanza alti, e questo è un peccato»
Chiedo a entrambi una battuta sul lavoro «formato famiglia»
«A questa domanda risponde lui!», scherza Daniela rivolgendosi al marito. Max Casotti: «Il nostro è un duo d’arte, ci siamo conosciuti ne “Il Matrimonio segreto” e con il nostro amore è iniziata anche la nostra storia comune d’operetta. Il bello è che tra di noi non c’è mai stata gelosia per la carriera dell’altro, abbiamo sempre sofferto e gioito insieme in ogni passo».
Lo spettacolo, che sarà costruito come un mosaico di quadri animati d’operetta, andrà in scena al Paganini con un piccolo ed esclusivo omaggio a Parma e con la direzione del maestro Romolo Gessi. E’ il quinto appuntamento di «Stelle Vaganti», rassegna della Fondazione Toscanini che proseguirà il 3 agosto con Paolo Fresu e il 4 con la «Sciantosa» Serena Autieri. Info e biglietti: 0521.203999.

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