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Parma -

Lunedì 08 Settembre 2025


Due performance tra poesia e mistica

Due performance su testi poetici e spirituali di Juan de la Cruz, Friedrich Hölderlin, Cristina Campo, Clemente Rèbora e Pier Luigi Bacchini: prosegue la stagione «Habitat Pubblico 2015» (da domani a sabato) al Lenz Teatro di Parma.
La Chiesa cattolica lo ha definito Doctor Mysticus: è Giovanni della Croce, al secolo Juan de la Cruz, presbitero e poeta a cui Lenz Fondazione dà voce nelle performance Canciones del alma e L’Impronta di un Dio. Il mistico è colui che si incammina sulle strade del mondo per illuminare altri uomini. Incarnare oggi i suoi versi fa -letteralmente- risuonare un preciso intento della Fondazione diretta da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: aprire alla comunità multiformi esperienze artistiche, implementando la conoscenza e la diffusione dei linguaggi performativi contemporanei.
«Canciones del alma» spiega il regista Francesco Pititto «continua l’investigazione sul sentiero obscuro di Juan de la Cruz sulla conoscenza sperimentale di Dio. L’esperienza della nudità e del vuoto, dell’oscurità e del divino si sviluppa in uno spazio di rappresentazione ristretto, costringendo l’attrice Sandra Soncini a mutazioni continue. I temi della maturità e del divenire impongono autorevolezza nell’organizzazione della fabbrica del corpo – così come in quella dell’Universo, scriverebbe Calderón – e, soprattutto nell’organizzazione dell’anima contenuta al suo interno, liberata in canzoni poetico-mistiche che sondano incessantemente l’invisibile».

I testi poetici di Juan de la Cruz, intessuti ad altri di Friedrich Hölderlin, Cristina Campo, Clemente Rèbora e Pier Luigi Bacchini (il grande poeta di Parma protagonista, nei giorni scorsi, di un doppio importante omaggio che Lenz Fondazione ha posto in apertura di Habitat Pubblico 2015) sono la materia su cui è costruita «L’Impronta di un Dio». La regista Maria Federica Maestri suggerisce: «La poesia rifiorisce tra specie diverse, tutte però interroganti il mistero della vita e della morte. Ognuno di questi autori è Segno, non lasciano segni, ma essi stessi sono il Segno». Questa densa mise en parole, interpretata da Valentina Barbarini, è intessuta alle potente corporeità delle immagini di Francesco Pititto e ai suoni di Andrea Azzali.

Call per poeti e videomakers
Durante ogni serata di spettacolo, saranno lette tre brevi scritture poetiche in forma di Aiku e proiettate tre brevi sequenze video di due minuti, sempre in forma di Aiku – selezionate dalla direzione artistica tra quelle inviate dagli autori entro le ore 18 di ogni giorno – all’indirizzo comunicazione@lenzfondazione.it.
Prenotazioni spettacoli: 0521.270141.

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