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Dal 07 dicembre 2014 - 10:30
Al 07 dicembre 2014 - 13:00
«[…] se io dovessi nascere maiale, pregherei Dio di farmi nascere alla Bassa (Questione di pastura, di aria, di acqua).» Così scriveva Giovannino Guareschi nel descrivere le abitudini al cibo nella sua Bassa. Un rapporto, quello del papà di don Camillo e Peppone con la tavola, basato sulle più antiche e suggestive tradizioni di ospitalità del Mondo piccolo, al punto che esistono, all’interno dei 346 racconti dedicati da Guareschi alla sua terra e alla sua gente, veri e propri menù, improntati a quelle usanze che, soprattutto in campagna, prevedevano un’accoglienza speciale per ospiti di riguardo e, allo stesso tempo, abbondanti piatti tipici in occasione delle riunioni fra amici o, meglio ancora, fra coscritti della stessa classe. È il caso del «Menù dei reduci», ovvero della cena che, ogni 4 novembre, gli ex soldati preparavano alla Cascina Vecchia: «Il menù di ogni rancio era semplice: salame e culatello, pastasciutta. cacciatora di pollo o spezzatino di vitella, due o tre torte grandi come ruote di carro, spezzoni di formaggio grana e un diluvio universale di vino imbottigliato». Tutto nel più puro spirito cameratesco, in salsa della Bassa parmense. Per non parlare della giornata dei falsi fuoriusciti russi che don Camillo prende sotto la propria ala, nella speranza di ricavarne propaganda contro i rossi: giornata che inizia con la colazione dal mezzadro Loroni. «[…] la colazione (caffellatte, zabajone con marsala, spalla cotta, pane appena sfornato, vino bianco frizzante, torta di amarene, nocino)» il pranzo a casa dell’affittuario Bocci: «Prosciutto di Langhirano con melone, anolini in brodo, bollito di manzo, vitello e cappone, arrosto di tacchino, frutta, torte assortite, lambrusco, fortanella, trebbiano, visciole sotto spirito[…]» e per finire la cena nella tenuta dei Bernaschi: «Culatello di Zibello, salame di Felino, funghetti e carciofini sott’olio, consommé, pasticcio di maccheroni, pollo novello alla diavola, insalate miste, petti di pollo, frutta fresca, macedonia di frutta, zuppa inglese, gelato, vini pregiati, liquori di gran classe, caffè, musica riprodotta […]». Insomma, tutto ciò che era, che è e che sarà la tavola nella terra di Giovannino. E proprio su questo tema «A tavola con Peppone e don Camillo», domenica alle 10,30 si terrà un incontro al teatro Verdi di Busseto con il professor Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, nonché scrittore e giornalista, con Andrea Grignaffini, critico enogastronomico della Gazzetta di Parma, scrittore, giornalista e redattore di guide gastronomiche nazionali, con Enrico Beruschi, attore, comico, regista ma, soprattutto grande appassionato guareschiano. Il tema è chiaramente attinente al Mondo Piccolo di Guareschi, con un parallelo tra le pagine «ghiotte» dello scrittore e la tavola della Bassa accompagnate da musiche tipiche della tradizione popolare «nostrana».
L’incontro di Busseto è all’interno del secondo appuntamento con l’ormai tradizionale rassegna enogastronomica “Il maiale in tavola”, giunta alla quarta edizione. Per informazioni circolopasini@gmail.com.
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