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Parma -

Domenica 07 Settembre 2025


I "Passati intrecci" di Billi

Il primo romanzo di Billi: sabato la presentazione

Si snoda tra l’Emilia, il Trentino e il Veneto «Passati intrecci» (Phasar Edizioni, Firenze), il romanzo d’esordio del giornalista Matteo Billi, 42 anni, parmense di nascita e piacentino d’adozione, che verrà presentato in Rocca Sanvitale a Sala Baganza sabato alle 17.
Il romanzo di Billi è un giallo in due tempi che racconta in prima persona una doppia indagine di Luca Valenti, maggiore in congedo del Nucleo tutela patrimonio artistico dell’Arma dei carabinieri, tanto abile nell’arte investigativa quanto incapace di sciogliere i nodi della sua vita privata. Nonostante abbia lasciato il servizio attivo, la sua consulenza viene richiesta dagli ex colleghi per districare i passati intrecci che fanno da movente a misteriosi crimini consumati tra chiese e rievocazioni storiche.
La realtà impone a Valenti di ripartire da dove era fuggito e di fare i conti, in parallelo, con i passati intrecci della sua esistenza. Tra un sacerdone trovato morto in chiesa, le nebbie di una città di provincia, opere d’arte trafugate e nostalgici delle Crociate, Luca Valenti è costretto a mettere in discussione le sue scelte in nome di un’amicizia fraterna e si ritrova coinvolto, suo malgrado, in un’indagine dove nulla è come sembra.
«Da cultore del genere – ha spiegato Matteo Billi – ho voluto cimentarmi in una storia che dentro la finzione narrativa mescola fatti di cronaca, ad esempio l’incendio della pieve dell’Assunta di Cavalese, luoghi e incontri significativi della mia vita, professionale e non. Tra le pieghe di molti dei personaggi con cui Luca Valenti interagisce si nascondono caratteristiche, atteggiamenti, nomi di persone reali, che per me sono state, o tuttora sono, importanti punti di riferimento».
In «Passati intrecci» il realismo delle descrizioni geografiche accompagna il lettore alla scoperta di Parma e provincia, Castello di Fiemme e Cavalese, Bassano del Grappa, Treviso, Ferrara e Comacchio, con puntate a Possagno e sui colli romani, in una sorta di visita guidata virtuale in cui oltre a quartieri, edifici storici, paesaggi naturali, si esplorano le specialità enogastronomiche di cui è straordinariamente ricca la nostra Italia.
La musica, altra grande passione dell’autore, fa da colonna sonora discreta al racconto: citazioni di cantautori italiani e stranieri, (senza rinunciare a sconfinamenti nella lirica) illuminano i flash back del passato del protagonista e ne declinano la variabile di sentimenti che segna, passo dopo passo, la sua indagine più difficile: la ricerca dell’amore e della realizzazione piena di sé.

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