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Parma -

Domenica 07 Settembre 2025


«Madame», un incontro di stile

«Madame», un incontro di stile

Un prezioso, raro incontro di reciproco ascolto e disponibilità tra danza classica e teatro danza, tra tradizione e ricerca contemporanea, tra diversi stili e generazioni anche, certo, ma prima di tutto tra due persone di eccelso valore, di supremo rigore, di estrema tenacia, un colloquio aperto avendo in comune la stessa passione per il palcoscenico, la danza, il teatro. Così tra Anna Maria Prina e Michela Lucenti. Perfetto il titolo «Madame», breve, prezioso evento di Balletto Civile, debuttato nella Sala Piccola di Teatro Due, protagonista in scena la Prina, coreografia della Lucenti.
Di una bella signora così straordinariamente agile, dal corpo elastico, non si vuole dire l’età ma certo Anna Maria Prina ha attraversato molteplici esperienze: diplomata alla Scala, perfezionata al Bolshoi di Mosca e al Marinskij di San Pietroburgo, ha iniziato la sua carriera professionale al Teatro alla Scala, dove, dopo una carriera prestigiosa, per oltre trent’anni dirigerà la Scuola di Ballo. Ma si dovrebbe dire molto di più: una figura così è depositaria d’infiniti ricordi che sono anche storia di modelli, consuetudini, competenze, riti, la continuità della forma classica nella danza. Con il coraggio ora di mettersi in gioco facendosi dirigere da Michela Lucenti, risoluta, audace autrice di coreografie di confine con il teatro più temerario, sperimentale, ardito. Forse questo solo un primo passaggio, chissà... di molte emozioni intanto «Madame», un insieme di immagini, lingue, pensieri, musiche, frammenti di vita - e anche nuovi modi di stare in scena danzando, in tailleur pantaloni e scarpe con il tacco...
Una poltroncina/ luogo privato, di relax, la sbarra degli esercizi sul fondo, un vecchio giradischi. Un vaso di rose rosse, alcune a terra, da raccogliere. Una anche simbolicamente tagliata in scena in più parti, il fiore separato dallo stelo. Di schiena, un po’ di allenamento, saltelli, training. Passaggi danzati. Brevi pause al suo angolo. Quindi: lezione, sulla colonna vertebrale, le posture, il modo di tenere il bacino. Il ritmo del metronomo. Più lingue scorrono fluide. Conquistare lo spazio scenico ruotando con il microfono. Dirigere allievi immaginari: con appuntamento per il giorno seguente. Pensieri sull’amore, sulle scelte nel tempo. Quindi, con Maurizio Camilli, altri modi di danzare, passi a due d’altre esperienze. Una magia. Anna Maria Prina che dialoga - così scrive la stessa Lucenti - «con la nostra irriverenza stilistica, attraverso il suo corpo classico...». Lunghissimi applausi per Anna Maria Prina, per «Madame». Oggi alle 19,30 ultima replica.

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