"Mi chiamavano Professor Fatica"

E' il re Mida dell’atletica, Luciano Gigliotti. Il maestro, il guru, il genio. Per tutti i suoi atleti, «il Prof». L’oro è nei suoi programmi di allenamento, l’oro è nella sua capacità di adattarli al materiale umano a disposizione, l’oro è nel portare il proprio atleta al massimo della forma nel giorno più importante, l’oro è nelle medaglie delle uniche due vittorie conquistate dall’Italia nella maratona alle Olimpiadi: Gelindo Bordin, Seul 1988, e Stefano Baldini, Atene 2004. «I miei capolavori», li definisce lui. E altri capolavori sono Alessandro Lambruschini, bronzo ad Atlanta 1996 nei 3000 siepi, e Maria Guida, capoletana di nascita e parmigiana d'adozione, oro europeo a Monaco di Baviera 2002. La storia del tecnico amato e rispettato, autorevole nei modi, infallibile nei metodi, corre nelle pagine di «Mi chiamavano Professor Fatica. Vita, segreti e tabelle del più grande allenatore di maratoneti» (Ediciclo editore, 197 pagine, 16), in libreria da giovedì. Il volume è a firma dello stesso Gigliotti e del giornalista Claudio Rinaldi, che ha anche raccolto le testimonianze dei principali compagni di viaggio del grande allenatore: ci sono infatti le interviste ai suoi quattro capolavori, ma anche ad altri campioni, come Carlo Grippo e Vittorio Fontanella, al medico Pier Luigi Fiorella e all’allievo, quindi collaboratore, infine collega Gian Carlo Chittolini.
Il libro sarà presentato sabato alle 16,30 al Ristorante country hotel Querce di Salsomaggiore (via Parma 85). Con Luciano Gigliotti e Claudio Rinaldi ci saranno tanti campioni allenati dal Professor Fatica in oltre mezzo secolo di carriera: Gelindo Bordin e Alessandro Lambruschini, Maria Guida e Stefano Baldini, Vittorio Fontanella e Carlo Grippo. E tanti altri. 

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