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Al 07 giugno 2014 - 23:00
La Spagna lo ha definito così: «Un espectàculo impressionante», «Un regalo al corazòn». Questi alcuni commenti sulla pagina facebook del coreografo Marco Batti e del compositore Riccardo Joshua Moretti in seguito alla rappresentazione di «Reshimu» del 18 maggio scorso a Gerona. Ma già lo scorso anno, a «Danza in Fiera» a Firenze, la critica lo aveva paragonato a un quadro di Caravaggio. Ora lo spettacolo di danza messo in scena dal Balletto di Siena, su musiche del maestro Moretti, approda al Teatro Regio di Parma, dove sarà in scena sabato 7 giugno alle 21 (prevendite già in corso).
«Reshimu» è il titolo di un album edito qualche anno da Moretti: il coreografo Batti, che già nella sua produzione dello scorso anno «Lucifero» ebbe modo di conoscere e “utilizzare” la musica del compositore, ne è rimasto affascinato e ha voluto produrre un balletto che sta riscuotendo ovunque successo di pubblico e di critica.
Secondo la cultura ebraica Reshimu è il granello primordiale, ciò da cui tutta la realtà ebbe inizio ed è al tempo stesso, il residuo, quell’indelebile traccia lasciata da un odore, una sensazione, qualcosa che non se ne va.
Nella vita incontriamo eventi, persone, situazioni e sentimenti che passano, ma lasciano dietro di sé un residuo, quel qualcosa di indelebile, che nemmeno il tempo o l’acqua cancellano. Reshimu è quindi il confronto, tra la nascita e lo sviluppo di tutto quello che ci circonda, e il processo relazionale che crea quelle emozioni che restano per sempre.
«Per chi studia la letteratura Kabbalistica - afferma Moretti - il termine “Reshimu” è assolutamente familiare, infatti, è un termine ricorrente che sta a significare Residuo. Per alcuni può significare Impronta di Memoria del passato che può essere risvegliata da una forte esperienza emozionale tanto intensa da far riaffiorare ricordi primordiali».
Marco Batti - un lavoro non facile il suo essendosi dovuto calare in un mondo a lui sconosciuto, ma portato a compimento grazie al’empatia e la sinergia che si è instaurata con Moretti - ha realizzato una coreografia suddivisa in diversi quadri che rappresentano i quattro mondi: l’emanazione e quindi l’essenza Divina, la creazione, la formazione dove vi sono le presenze angeliche ed infine il mondo dell’azione che è la parte più bassa dell’universo, ovvero il mondo fisico e materiale dove le creature assumo sembianze di corpi umani.
Tutta la coreografia si poggia sul concetto della creazione dal nulla, mentre le musiche originali composte da Moretti per questa produzione hanno il fascino e il mistero del trascendente e del mistico, trasportando lo spettatore in un viaggio in cui musica e coreografia si fondono in una poesia multisensoriale.
Lo spettacolo ha il patrocinio del Comune di Parma e il sostegno di Illa SpA e Effetto Sposa. Informazioni e biglietteria: Teatro Regio di Parma - biglietteria@teatroregioparma.com - 0521 203999. Parma OperArt - info@parmaoperart.com - 393 0935075.
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