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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


Un «Oratorio» pieno di dubbi

Un «Oratorio» pieno di dubbi
Le ansie e i problemi della nostra epoca con i «Numeriprimi» e tanti testi d'autore

 

Lunedì alle 21, nella chiesa di San Pietro in piazza Garibaldi, la compagnia Numeriprimi propone il recital “Oratorio Concertante per la Notte di Natale”, per la regia di Enzo Vanarelli. L’evento, sostenuto dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma e da Banca Mediolanum, è a ingresso libero.
Già prodotto in anni passati, lo spettacolo viene ora proposto in un nuovo allestimento, revisionato e completato: in scena quattro attori (Enzo Vanarelli e Rocco Antonio Buccarello voci maschili, Simonetta Checchia e Chiara Cosentino voci femminili), due cantanti lirici (Gabriella Corsaro soprano e Domenico Mento baritono), due musicisti (Carla They all’arpa e Roldano Innocente alle percussioni), un piccolo coro di voci bianche (Elena Zanetti, Noa Zatta, Gaia e Flora Vanarelli) e una lettrice d’inglese (Alessandra Fantini). Si propone all’ascolto - o forse più alla meditazione - un Oratorio che indaga nelle ansie, nei problemi e nelle attese di donne e uomini d’oggi. La parte testuale impiega fonti inconsuete (cattolici estremi o cristiani convertiti), con dubbi d’ogni genere, dai «Poems» di Gerald M. Hopkins, da «La terra desolata», «Ariel Poems e «Assassinio nella Cattedrale» di Thomas S. Eliot, da «Nel tuo sangue» e «Interrogatorio a Maria» di Giovanni Testori, più qualche affermazione da Sant' Agostino e da John Donne, e naturalmente dall’Incipit del profetico Vangelo di Giovanni, a scandirne il mistero e il cammino lento e difficile verso l’illuminazione.
Data la tessitura a quartetto delle voci recitanti, si è scelto di organizzare le musiche in modo analogo: esse risultano quasi a ricalco da un loro adattamento per due strumenti, arpa e percussioni, e due voci liriche, un soprano e un baritono; cui si aggiunge, come detto sopra, una minuscola sezione di voci bianche.
Tutte le musiche sono estratte dall’opera di Carl Orff, dalla cantata Veni Creator Spiritus e dall’ultima apocalittica De Temporum fine Comoedia. La sfida formale che lo spettacolo contiene è quella di un’esplorazione sui possibili modi dell’interazione parola/musica. R. S.

 

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