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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


«Calcio totale»: in un libro la storia di Arrigo Sacchi

«Calcio totale»: in un libro la storia di Arrigo Sacchi

Inizia e finisce con un pallone, ma non è solo una storia di calcio. Si intitola "Calcio totale", ma la firma è quella di un nostro scrittore – Guido Conti – digiuno di football. E così, la storia di Arrigo Sacchi diventata libro (lunedì, alle 18 la presentazione alla Libreria Feltrinelli, con il nostro direttore Giuliano Molossi ad intervistare l'allenatore della "squadra perfetta" insieme allo stesso Conti) è qualcosa che scavalca fin dall'inizio i confini sportivi. E' una storia che racconta assai bene l'Italia: la fatica di chi qui cerca di andare controcorrente (vincere attraverso lo spettacolo nel Paese cresciuto a difesa e contropiede, quasi una metafora del "faccio il minimo indispensabile" che ancor oggi ci frena nella burocrazia e in mille settori). Ed è anche una storia, in certi momenti quasi felliniana, che ci propone perle di saggezza e follia tutte romagnole.
Proprio partendo dalla visionaria Romagna, Arrigo ha trasformato il suo "pazzo" progetto in realtà. Con una ricetta che, dalle rive dell'Adriatico, si è poi realizzata in quello straordinario laboratorio calcistico che era il Parma di Ceresini e Sogliano. Per poi proporre, all'ormai scalpitante "chef" Arrigo, il miglior incontro possibile: quello con Silvio Berlusconi, fresco e ambizioso presidente di un Milan da riportare "sul tetto del mondo".
Missione compiuta in tre anni: scudetto-Coppa Campioni (bissata)-Coppa intercontinentale (bissata). Con contorno di supercoppe varie, ma soprattutto con uno spartito mai visto: una rivoluzione calcistica che oggi la storia del pallone può collocare a metà strada fra l'Ajax /Olanda di Crujiff e del calcio totale e il Barcellona di Guardiola. Il risultato attraverso il gioco, il pallone non atteso con pavide e furbe difese ad oltranza, ma cercato già a ridosso dell'area avversaria. "Padroni del gioco", non in attesa dello sprazzo di un singolo, ma con la partecipazione contemporanea di tutti gli undici in campo. Fino alla partita "perfetta": il 5-0 al Real Madrid aperto da Carlo Ancelotti.
Poi la Nazionale, le due squadre di Madrid, i ritorni . Anche a Parma: stavolta nel ruolo di manager, ma con un progetto ancora rivoluzionario insieme a Cesare Prandelli, prima che arrivasse la scure del crac Parmalat.
Certamente un'interessantissima storia di sport. Ma anche e soprattutto un invito a non addormentarci nell'Italia dell'eterno contropiede, nel calcio come nella politica, e ad applicare il "pressing": prima di tutto con noi stessi. 

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